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SUINICOLTURA
18.09.2025 - 15:43
La Commissione Europea ha allentato in modo sostanziale le restrizioni agli allevamenti suinicoli lombardi delle province di Pavia e di Lodi (e anche a quelli piemontesi di Novara) colpiti dalla Peste Suina Africana. La notizia è arrivata poche ore fa, e rappresenta una boccata di ossigeno decisamente importante per il settore.
«La battaglia contro la Psa naturalmente non si esaurisce qui - ha detto Antonio Boselli, presidente di Confagricoltura Lombardia - ma possiamo guardare al futuro con rinnovato ottimismo. Questa misura è la dimostrazione che il rispetto delle norme di biosicurezza è essenziale per poter risolvere questa problematica, e invito dunque ancora di più i nostri allevatori a non abbassare la guardia. Solo combattendo tutti insieme potremo sconfiggere definitivamente questo grave pericolo».
Nel dettaglio, la "zona 3", quella con restrizioni totali, è completamente rimossa. Sono 109 i comuni classificati in "zona 2", 57 in "zona 1", mentre 72 comuni precedentemente inclusi nelle zone di restrizione passano a territorio libero.
«Il poter ripartire con le esportazioni è una splendida notizia - prosegue Boselli - per una filiera come quella suinicola lombarda questo aspetto fa tutta la differenza del mondo. Va ricordato però che diverse aziende si trovano ancora comprese nelle varie zone di restrizione, ed occorre dunque tutelarle al meglio, soprattutto dal punto di vista economico».
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