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SUINICOLTURA
14.10.2025 - 09:51
Il tavolo relatori dell'incontro di Lodi
La peste suina africana non fa più paura, ma l’allerta resta alta. È questo il messaggio emerso dall’incontro organizzato da Confagricoltura Milano Lodi Monza Brianza al Parco Tecnologico Padano di Lodi, dedicato a fare il punto sull’evoluzione della malattia, sulle misure di contenimento e sulle prospettive per il comparto suinicolo lombardo.
Nel corso dell’incontro, al quale hanno preso parte Andrea Massari (funzionario dell’Assessorato all’Agricoltura della Regione Lombardia), Mario Chiari (veterinario subcommissario alla peste suina) e Francesco Maraschi (responsabile dell’Unità complessa veterinaria regionale), è stato evidenziato come l’impegno congiunto di istituzioni, allevatori, enti locali e operatori del settore abbia consentito di bloccare l’avanzata della malattia e riportare 72 comuni allo status di aree non soggette a restrizioni sanitarie.
Gli esperti hanno ricordato che «la battaglia è stata vinta, ma non la guerra», sottolineando che il virus non è stato completamente eradicato e che il mantenimento di rigorose misure di biosicurezza rimane essenziale per evitare nuove recrudescenze.
Sono stati illustrati i risultati raggiunti: oltre 17.000 analisi di laboratorio, 5.600 deroghe concesse nel 2025 per la movimentazione degli animali e più di 5.000 visite cliniche effettuate sul territorio. Importante anche l’attività di monitoraggio sulla fauna selvatica e la realizzazione di recinzioni per limitare la diffusione del virus attraverso i cinghiali, principali vettori della malattia.
Sul fronte degli aiuti economici, sono in arrivo due decreti da 15 milioni di euro, fondi destinati al rafforzamento della biosicurezza e al sostegno delle imprese agricole. Confagricoltura auspica che tali risorse possano essere utilizzate in modo flessibile per rispondere con efficacia alle necessità delle aziende colpite.
Le conclusioni sono state affidate a Rudy Milani, presidente della Fondazione Prodotto Suinicoltura di Confagricoltura, che ha evidenziato il ruolo determinante della Regione Lombardia nel coordinamento delle attività di contenimento e nella pianificazione del rilancio del comparto.
Il presidente di Confagricoltura Milano Lodi Monza Brianza, Francesco Pacchiarini, ha dichiarato: «Il risultato raggiunto è il frutto della collaborazione tra istituzioni, allevatori e tecnici del settore. Dopo anni di gravi difficoltà, iniziamo finalmente a vedere un segnale di ripresa, ma prudenza e attenzione devono restare alte. La biosicurezza è una cultura condivisa che dobbiamo continuare a rafforzare con il sostegno delle istituzioni. Confagricoltura resta pienamente impegnata in questa direzione, al fianco delle imprese e del territorio».
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