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DALL'EUROPA
10.10.2025 - 15:36
Agea ha disposto con due recenti provvedimenti norme di sostegno destinate ad agricoltori e allevatori. Nel primo caso l’anticipo della Pac 2025 e nel secondo caso gli importi per il contributo agli allevamenti bovini da carne.
A partire dal prossimo 16 ottobre gli Organismi pagatori delle Regioni potranno iniziare ad erogare a favore degli agricoltori che avevano fatto domanda e che saranno risultati in regola l’anticipo della Pac 2025. L’importo dell’anticipo potrà coprire fino al 70% per quanto riguarda i pagamenti diretti e potrà arrivare invece fino all’85% per gli interventi dedicati allo sviluppo rurale.
Gli anticipi potranno venire erogati fino al 30 novembre 2025 e si calcola che saranno di una entità complessiva intono ai 2,5 miliardi di euro.
Gli anticipi relativi ai pagamenti diretti sono relativi a: il sostegno di base per la sostenibilità, quello redistributivo complementare alla sostenibilità, quello per i giovani agricoltori, quelli per i cambiamenti climatici, ambientali e per il benessere animale e i sostegni accoppiati alle superfici coltivate limitati al grano duro, ai semi oleosi di colza e girasole e alle colture proteiche.
Gli interventi dedicati allo sviluppo rurale sono relativi ad ettari e capi animali.
Marco Samarani, presidente della Sezione cereali da foraggio di Confagricoltura Lombardia saluta con favore il provvedimento di Agea: «Le anticipazioni disposte in questo periodo sono molto apprezzate perché arrivano in un momento di investimenti per le semine autunno vernine. In particolare in questa stagione ancora buona per le lavorazioni nei campi, visto che più avanti il meteo potrebbe cambiare e rendere difficili i lavori in campo».
In precedenza, a fine settembre, Agea aveva comunicato gli importi relativi ai contributi per la zootecnia, bovini da carne. Dal momento che le domande presentate dagli allevatori hanno superato la disponibilità finanziaria, sono stati apportati tagli lineari alle risorse. L’importo complessivo disponibile ammonta a 14,5 milioni di euro; alle razze autoctone, complessivamente vengono destinate maggiori risorse, ma con importi unitari minori rispetto a quelli riservati alle razze da carne, ma per entrambe le casistiche vale il principio dell’iscrizione ai Libri genealogici.
Secondo i dati di Agea, in relazione al numero di domande ricevute, 8.749, per i bovini da carne, l’importo unitario previsto ammonta a 55,94 euro per capo; importo che scende a 25,97 euro per le razze autoctone, con domande per 385mila capi.
Marco Negrisoli, presidente sezione bovini da carne di Confagricoltura Lombardia: «Non è un provvedimento che possa aiutare l'allevamento di bovini da carne di un certo livello in Lombardia. Ci vorrebbe ben altro per garantire un minimo di autosufficienza del ristallo dei bovini da carne».
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