Cerca

EVENTI

Confagricoltura in assemblea all'Università Bocconi

Boselli: «Insieme alla scienza per le sfide del futuro»

Confagricoltura in assemblea all'Università Bocconi

Massimiliano Giansanti, presidente di Confagricoltura, sul palco dell'aula magna dell'Università Bocconi

Un luogo di formazione, di cultura, di scienza, da cui letteralmente “coltivare l’agricoltura di domani” e con cui elaborare le migliori strategie per affrontare le impegnative sfide delle prossime settimane.

Dal prestigioso palco dell’aula magna dell’Università Bocconi di Milano, Confagricoltura ha dato vita, martedì 8 luglio, ad un’assemblea nazionale che, inevitabilmente, ha avuto come focus ciò che, a livello geopolitico, sta accadendo sull’asse Stati Uniti-Europa.

«Ma una risposta – ha detto Antonio Boselli, presidente di Confagricoltura Lombardia – può arrivare naturalmente dalla scienza e dalla cultura, e dunque ben venga dialogare nei luoghi in cui questi concetti sono espressi al loro massimo. Dal confronto e dallo scambio di idee nascono le migliori innovazioni, applicabili naturalmente anche al nostro settore. Con la formazione e l’istruzione saremo in grado di affrontare al meglio le criticità del futuro».

A partire, naturalmente, dai dazi: «Il tema dei dazi – prosegue Boselli – indubbiamente fa paura al mondo agricolo, ma non solo. Al netto del fatto che non possiamo certo influire su quanto verrà deciso oltreoceano, tra rinvii e percentuali, prioritario per noi, come Italia e come Europa, sarà fare squadra, per poter affrontare nel miglior modo possibile un’onda che rischia di lasciare dietro di sé strascichi importanti».

Confagricoltura da sempre fa rima con impresa e lavoro, e i dati presentati dal presidente nazionale Massimiliano Giansanti non fanno altro che confermarlo: «La nostra – ha detto – è l’Organizzazione leader in termini di rappresentatività datoriale. Nel 2024 abbiamo quasi raggiunto quota 29 milioni di giornate di lavoro, con +1,8 milioni rispetto all’anno precedente. Nel 2017 eravamo a 20 milioni, ora abbiamo il dovere e l’ambizione di toccare quota 35 milioni. La nostra è sempre più un’agricoltura fatta di imprenditori veri e propri».

Imprese al centro dunque, un concetto che, in Europa, fatica a passare: «La revisione in corso della Pac – prosegue Boselli – in questi giorni sta arrivando ai suoi momenti clou. La Politica Agricola Comune determina la redditività degli agricoltori europei, e in un momento così difficile dal punto di vista geopolitico il rischio che l’agricoltura passi in secondo piano è quanto mai concreto e gravissimo per il nostro futuro».

Un rischio che Confagricoltura farà di tutto per scongiurare perché, come ha ben ribadito il presidente Giansanti, «senza agricoltura non c’è libertà».

In questo senso, decisamente positivo il protocollo che Confagricoltura sta delineando assieme all’Università Bocconi, annunciato nel corso dell’assemblea, grazie al quale sarà possibile far dialogare sempre di più il mondo dell’università e della ricerca con il settore primario.

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Confagricoltura

Caratteri rimanenti: 400