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ZOOTECNIA
30.06.2025 - 14:08
«Grazie alla rapidità con la quale le autorità sanitarie competenti sono intervenute, possiamo dichiararci cautamente ottimisti. Quel che è certo è che, una volta di più, occorre mantenere alta l’attenzione e rispettare alla lettera quanto contenuto nelle varie ordinanze e prescrizioni».
Questo il commento del presidente di Confagricoltura Lombardia, Antonio Boselli, circa la positività alla Dermatite Nodulare Contagiosa (Lumpy skin disease) rilevata in un allevamento della provincia di Mantova.
«La velocità d’intervento è stata fondamentale – prosegue Boselli – per identificare in primis i capi infetti, svolgere le adeguate indagini epidemiologiche e procedere poi con gli abbattimenti, effettuati nella giornata giovedì 26 giugno. Ora è in corso il monitoraggio su altri animali arrivati negli ultimi mesi dalla Sardegna, ma il quadro sanitario è, ad oggi, stabile, e questo sicuramente è positivo».
Il Ministero della Salute ha prontamente istituito una zona di protezione (raggio di 20 km dal focolaio) e una zona di sorveglianza (raggio di 50 km dal focolaio). In quest’ultima, che tocca le province di Mantova, Verona, Brescia, Cremona, Parma, Reggio Emilia, Modena, Ferrara, Rovigo, Padova e Vicenza, sono inclusi 3.000 allevamenti, per un totale di circa 600.000 bovini.
«Da maggio – prosegue Boselli – sono arrivati 1.500 capi dalla Sardegna, in tutto il nord Italia, che in parte hanno raggiunto anche allevamenti lombardi. A parte gli animali trovati infetti nei giorni scorsi, tutti gli altri test effettuati hanno dato esito negativo».
Alla luce di questo quadro, sono state concesse deroghe per quanto riguarda la movimentazione degli animali (verso i macelli e non da vita), mentre per quanto riguarda il latte, potrà essere utilizzato solo quello pastorizzato o destinato a prodotti a lunga conservazione, le cui forme dovranno essere oggetto di apposito tracciamento, con il latte crudo di fatto vietato.
Capitolo spandimenti: l’ordinanza emessa da Ats Val Padana blocca al momento la rimozione e lo spargimento di letame e liquami (compreso il digestato) in entrambe le zone sensibili. Confagricoltura ha chiesto una deroga, cui verrà data risposta nei prossimi giorni.
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