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Emergenza PSA

Regione Lombardia ricorda le misure di biosicurezza per gli addetti della filiera suinicola

Il ruolo dei veterinari ufficiali e professionisti nel prevenire la diffusione del virus

Allevamento di suini

Regione Lombardia: accentuare le misure di biosicurezza negli allevamenti

Peste Suina Africana (PSA) — Richiamo al rispetto delle misure di biosicurezza negli allevamenti suinicoli

 Il Direttore generale dell’Assessorato al Welfare – Veterinaria di Regione Lombardia, Giovanni Melazzini, sul tema della Psa e sulle misure preventive per contenere la diffusione del virus che la supporta ha inviato una lettera a tuti i portatori di interesse della filiera suinicola. Vista l'importanza della materia e della comunicazione, ne riportiamo il testo integrale.

 “Alla luce dell'attuale situazione epidemiologica, caratterizzata, nell'ultimo mese, da un aumento delle positività nei cinghiali nelle province di Pavia e Milano, si richiama con urgenza l'attenzione di tutti gli operatori del settore suinicolo suII'assoIuta necessità di rispettare rigorosamente le misure di biosicurezza, con particolare attenzione alla parte gestionale, al fine di prevenire l'ingresso della malattia negli allevamenti. Questo anche alla Iuce deIl'imminente ripresa delle attività di gestione delle colture agricole.

 

A tal proposito, il ruolo dei Medici Veterinari che operano sul territorio risulta fondamentale per supportare l'Autorità Competente e gli operatori della filiera suinicola, garantendo l'applicazione delle misure di prevenzione e controllo. Considerata la situazione epidemiologica sopra descritta e in riferimento alle note Ex DGSAF — Ex DGISAN Prot. n. 0036371-11/12/2024-DGSAF-MDS-P e Prot. n.0036635-11/12/2024-DGSAF-MDS-P, si sottolinea che:

 

  • nel caso in cui sia necessario l'ingresso di veicoli o persone negli allevamenti di suini, questo deve avvenire nel rispetto delle condizioni di biosicurezza previste dalla normativa vigente (es. utilizzo appositi DPI)
  • il contatto diretto con gli animali allevati (ingresso in zona pulita) può avvenire esclusivamente se strettamente necessario e comunque nel rispetto delle misure di biosicurezza previste dalle vigenti norme
  • deve essere rispettato l'obbligo fondamentale da parte del Veterinario Ufficiale, del Veterinario Iibero professionista o di filiera di operare nel massimo rispetto delle condizioni di biosicurezza neII'effettuazione di ogni operazione, ivi inclusi i controlli e le operazioni di prelievo, nonché l'obbligo di pulizia e disinfezione dei veicoli e delle attrezzature utilizzate per il trasporto dei suini dopo ogni utilizzo ed evitando l'accesso dei conducenti degli automezzi nell'area pulita dell'allenamento

 

  • ogni caso di aumento anomalo della mortalità elo sintomi compatibili con un sospetto di PSA devono prevedere immediatamente l'applicazione delle misure previste dal Regolamento delegato (UE) 2020/687

 

  • è vietato l'ingresso negli allevamenti suini di mezzi agricoli utilizzati per attività non collegate in modo diretto all'attività di allevamento, se non previa e accurata disinfezione

 

  • chiunque entri in un allevamento, inclusi i trasportatori di animali, prodotti e mangimi, è tenuto a fornire, su richiesta della Autorità Competente, Io storico ed il dettaglio degli allevamenti visitati nel periodo potenzialmente definito a rischio per ogni specifico caso, con particolare riguardo al codice aziendale, data ingresso, targa automezzo e motivo visita

 

            Inoltre, nelle zone di restrizione (ZR) è disposto che:

 

  • i tecnici e i veterinari di fiducia che svolgono la Ioro attività all'interno delle zone di restrizione devono rispettare un periodo di "inattività” minimo di 48 ore prima di recarsi in allevamenti suini posti fuori ZR
  • venga garantita la separazione funzionale e gestionale (persone e mezzi) tra gli allevamenti da riproduzione e quelli da ingrasso presenti in ZR. Negli allevamenti presenti in ZR le filiere devono garantire l'impiego di mezzi dedicati esclusivamente a tali ZR

 

 

Si ribadisce come il ruolo del Medico Veterinario è fondamentale per sensibilizzare e supportare gli operatori del settore suinicolo nell'applicazione delle misure di biosicurezza. Tra queste, assumono particolare rilievo la netta separazione tra zona sporca e zona pulita, l'utilizzo di abiti monouso e la tempestiva segnalazione di mortalità anomala o sintomatologia sospetta.

 

Pertanto, si invitano i Dipartimenti Veterinari e Sicurezza degli Alimenti di Origine Animale delle ATS a organizzare attività formative e informative sulla peste suina africana e sulla mitigazione del rischio attraverso il rispetto e l'applicazione delle misure di biosicurezza nel comparto suino, coinvolgendo anche i Medici Veterinari operanti sul territorio. Tali attività dovranno essere in linea con le disposizioni del Piano nazionale di sorveglianza ed eradicazione 2025-2027 sulla peste suina africana, richiamato nella nota del Ministero della Salute Prot. n. 0001529-20/01/2025-DGSAF-MDS- P e trasmesso dallo scrivente Ufficio con nota Prot. G1.2025.0002093 del 21/01/2025.

 

Si evidenzia che l'inosservanza delle misure di biosicurezza previste dalla normativa vigente può comportare gravi conseguenze sia dal punto di vista sanitario sia economico. Pertanto, si invita alla massima collaborazione e responsabilità da parte di tutti gli attori coinvolti".

 

La nota del Direttore generale si conclude con la formula di rito ma che in questo caso potrebbe essere presa alla lettera in caso di necessità: "Si rimane a disposizione per eventuali chiarimenti e aggiornamenti sulle disposizioni in materia”.

 

 

 

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