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Cerealicoltura
08.06.2024 - 15:54
La commissione Ue propone di abbassare i limiti di tolleranza nei mangimi: preoccupati i cerealicoltori
L’Unione europea sta lavorando ad una proposta di revisione, in senso restrittivo, dei limiti consentiti di alcune tossine: deossinivalenolo, zearalenone, ocratossina A, tossine T2 e HT2 e fumonisine nei mangimi. Su iniziativa di Aires è stato costituito un gruppo di lavoro per seguire l’evoluzione della situazione e proporre alternative.
“Sono evidenti, afferma Cesare Soldi, presidente della Libera di Cremona e dei maiscoltori italiani, le implicazioni, non solo per la mangimistica e la zootecnia, ma anche per la maiscoltura e più in generale per la cerealicoltura, che potrebbero derivare dall’approvazione definitiva di tali nuovi limiti”.
Nella proposta, già presentata ufficialmente, vengono definiti nuovi valori di riferimento decisamente più bassi con una riduzione sulle materie prime (granelle) compresa tra il -33% per deossinivalenolo e zearalenone, ed il -83% (fumonisine). Partendo da questi nuovi limiti in modo proporzionale si applicherebbe una riduzione per i sottoprodotti della lavorazione del mais destinato alla zootecnia (10 ppm vs 60 ppm attualmente in vigore), nonché un abbassamento anche dei valori di riferimento per i mangimi composti.
“Per queste ragioni, e grazie ad Aires- prosegue Soldi- ci siamo attivati con il coinvolgimento di esperti nei vari segmenti in un gruppo di lavoro, che racchiude i principali portatori di interesse della filiera maidicola nazionale per analizzare a fondo le proposte della commissione, le possibili conseguenze per la filiera e proporre eventuali alternative”.
In questo senso sono già stati fatti alcuni incontri per delle valutazioni preliminari e avviata una interlocuzione con i Ministri interessati, della salute, Orazio Schillaci e dell’agricoltura, Francesco Lollobrigida, ma anche con il responsabile della Commissione europea incaricato di seguire questo problema, Frans Verstraete.
“Il gruppo di lavoro che è stato costituito, afferma Soldi, ritiene che prima di creare immediati problemi ad intere filiere agricole, rischiando tra l’altro di aumentare ancor più la dipendenza dall’estero della zootecnica, sarebbe opportuna una ulteriore approfondita indagine scientifica per avere numeri e dati sul reale impatto del fenomeno sull’economia delle filiere maidicola e zootecnica”.
“Per questo, conclude Soldi, grazie ai contatti di livello internazionale che abbiamo sviluppato nel tempo siamo in contatto con altre organizzazioni europee di produttori di mais per fornire e raccogliere informazioni utili allo sviluppo di una azione di lobbying a livello europeo”.
Il gruppo di lavoro si avvale dell’apporto scientifico del professore Amedeo Reyneri dell’Università di Torino, Facoltà di Agronomia, mentre la segreteria è gestita da Aires, Associazione Italiana Essiccatori Raccoglitori Stoccatori di Cereali e Semi oleosi
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