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Sindacale
17.04.2024 - 09:01
Il nuovo regolamento dei prodotti IG deve portare ad una maggiore valorizzazione della materia prima del territorio
E’unanime il consenso dei responsabili delle filiere dell’agroalimentare italiano per l’approvazione definitiva del regolamento europeo che governa il sistema delle produzioni alimentari a Indicazione Geografica che è entrato in vigore proprio nel mese di aprile.
“Questo consenso è un giusto riconoscimento. Commenta il presidente di Confagricoltura Lombardia, Riccardo Crotti, è il segnale che il nuovo regolamento va nella giusta direzione: quello della maggior tutela delle produzioni Dop e Igp di cui l’Italia detiene il primato nella Unione europea con ben 892 prodotti riconosciuti, tra cui rientrano alimentari, ma anche vini e liquori, per un valore complessivo di oltre 20 miliardi di euro e garantiscono un enorme contributo all’export italiano e alla bilancia dei pagamenti del nostro paese”.
Crotti segnala anche come particolarmente positivo il commento del ministro delle Politiche agricole Francesco Lollobrigida che ha rimarcato come l’obiettivo del nuovo regolamento debba essere quello di difendere i prodotti certificati dai tentativi di imitazione ed emulazione. Indicando anche la necessità di continuare a puntare sulla qualità e l’eccellenza che caratterizza da sempre i prodotti dell’agroalimentare italiano e sulla loro distintività che li rende così particolari.
Concetto che è stato ripreso in questi giorni anche dalla premier, Giorgia Meloni, in visita a Vinitaly, sottolineando l’impegno del Governo a difendere i prodotti dell’eccellenza dell’agroalimentare, includendo in questi anche quelli viti vinicoli, dalle imitazioni e promuovendo la loro collocazione sui principali mercati mondiali.
Rimarca Cesare Baldrighi, presidente di Origin Italia, l’associazione che raggruppa tutte le produzioni a Indicazione geografica del nostro paese, e che ha lavorato a lungo sia con esponenti del Governo che con gli europarlamentari italiani che si sono impegnati per conseguire questo risultato. Bisogna ringraziare il Governo, nella figura del Ministro Francesco Lollobrigida, per essersi fatto portavoce delle richieste del mondo produttivo da noi rappresentato, e naturalmente il Relatore della Riforma, Paolo De Castro, che sempre ha preso atto tramite Origin Italia delle necessità primarie del comparto questo è un obiettivo raggiunto grazie a un lavoro di concerto tra il mondo dei Consorzi e quello politico, grazie anche alla forte collaborazione con le altre organizzazioni europee, in particolare di Francia, Spagna e Portogallo, e l’impegno di Origin Italia è stato determinante fin dalle prime fasi per raggiungere i principali obiettivi che l’Italia si era posta ovvero una semplificazione della gestione delle IG e un rafforzamento dei poteri dei singoli Consorzi di tutela.
Lo stesso relatore Paolo De Castro, in seguito all’approvazione ha segnalato l’importanza di avere un regolamento fondamentale per le nostre filiere agroalimentari di qualità, rafforzando il ruolo delle associazioni di produttori e la tutela delle indicazioni geografiche, aumentando la semplificazione, la sostenibilità e la trasparenza nei confronti dei consumatori. Un sistema migliore, che genera valore aggiunto, senza investire fondi pubblici. Dopo la crisi derivante dalle pandemie e l’invasione russa dell’Ucraina e l’impennata dei prezzi di produzione, il nuovo regolamento sulle IG è finalmente una buona notizia per gli agricoltori europei.
Ancora, il presidente di AFIDOP, Associazione che riguarda i formaggi Dop e Igp, Antonio Auricchio, ritiene che Il testo unico approvato rappresenti la giusta sintesi di un percorso positivo, complesso e condiviso da tutti i Paesi Ue: grazie a un’uniformità di regole da oggi l’agroalimentare italiano ha una marcia in più. Ora occorre vigilare con attenzione sull’attività di decretazione nazionale che dovrà recepire e armonizzare le regole comunitarie, consapevoli che l’attuale assetto dei Consorzi si è dimostrato vincente e che dunque non dovrà essere stravolto. Un passaggio delicato a cui sarà chiamato il MASAF e sul quale Afidop è fin da subito a disposizione.
“Dunque, conclude il presidente di Confagricoltura Lombardia, se gli esponenti delle intere filiere di tutto l’agroalimentare italiano di qualità e legate ai territori, unitamente ai massimi vertici politici del paese, hanno dimostrato con il loro impegno e le loro dichiarazioni a favore del nuovo regolamento approvato, a cui mi unisco, non posso non augurarmi – come rappresentante degli agricoltori - come ora sia necessario unire ulteriormente gli sforzi affinché il maggior gettito atteso possa venire distribuito equamente lungo tutte le filiere produttive, con particolare attenzione per coloro che forniscono la materia prima: i produttori agricoli”.
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