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28.11.2025 - 15:38
PalaMadeInItaly gremito per il convegno
«Il nuovo Rapporto Ismea-Qualivita 2025, presentato a Roma mostra la forza delle filiere lattiero-casearie. Il dato più rilevante arriva dai formaggi, vera spina dorsale del nostro sistema agroalimentare. É per questo che Confagricoltura, al Tavolo Latte previsto il 2 dicembre annunciato dal ministro Lollobrigida, non accetterà una riduzione del prezzo in Italia, e su questo saremo fermi». Lo ha detto ieri il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti al convegno dal titolo “Il latte che verrà: scenari di mercato e strategie per la competitivita’ degli allevamenti italiani”, nell’ambito delle Fiere Zootecniche internazionali di Cremona, in programma fino al 29 novembre.
Giansanti ha spiegato che si cercherà di trovare il giusto compromesso con la parte industriale per trovare soluzioni che possano affrontare la situazione che si sta prospettando in Europa. «L'Italia peró – ha precisato - ha una produzione incentrata su formaggi a denominazione protetta che non puó essere paragonata alle produzioni di latte in polvere e formaggi del Nord Europa».
«Senza la filiera del latte che traina – ha sottolineato Giansanti - non c’è futuro per alcune produzioni come il mais o come alcuni cereali utilizzati nella filiera zootecnica. Il modello italiano è un modello unico: il 2 dicembre noi andremo con lo spirito del “buon padre di famiglia”, cercando di trovare insieme al ministro Lollobrigida una soluzione comune con gli industriali, che permetta di riconoscere il giusto prezzo a produttori ed industriali, senza sacrificare nessuno. Se così non sarà, la soluzione è far saltare il Tavolo. Anche a livello europeo, se il settore dell’industria dovesse assumere una posizione non favorevole sul prezzo del latte, come siamo scesi in piazza sulla Pac, siamo pronti a manifestare per far valere i nostri diritti».
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