Cerca
AVICOLTURA
27.11.2025 - 09:07
Mauro Zanotti, presidente della Sezione Avicola di Confagricoltura Lombardia ha organizzato un incontro online allargato a tutti gli allevatori interessati. Numerosi i temi all’ordine del giorno, primo su tutti un aggiornamento della situazione dell’Influenza aviaria in Regione Lombardia, il nuovo piano salmonella, la situazione rimborsi aviaria degli anni precedenti, i rimborsi delle polizze assicurative agevolate, e infine l’Iva sulle lettiere.
Hanno partecipato: Francesco Maraschi, della Direzione generale welfare regione Lombardia insieme a Claudia Nassuato in Regione Lombardia per la gestione dell'influenza aviaria, Giorgio Grandi e Vincenzo Traldi dell’Ats Valpadana per la parte sanitaria, Vincenzo Lenucci di Confagricoltura e Simone Menesello presidente della Sezione avicola nazionale di Confagricoltura.
«Questa ondata di influenza aviaria - ha detto Francesco Maraschi - è partita dal Friuli per poi passare al Veneto, quindi a Novara, in Emila ed infine in Lombardia. Ad oggi sono sei i focolai lombardi, il primo è stato trovato a Casale cremasco poi a Lodi, Zelo Buon Persico, Brescia, quindi a Mantova e infine a Varese e poi ancora a Mantova. Il numero è abbastanza contenuto ma siamo solo all’inizio della stagione. Non abbiamo molti strumenti per il contenimento se non le norme per la biosicurezza per la quale i nostri allevamenti sono ben sviluppati dal punto di vista strutturale; ma occorre ora andare ad incidere sui comportamenti degli imprenditori e dei loro collaboratori con una osservazione meticolosa e rigida degli aspetti legati alla biosicurezza stessa».
Claudia Nassuato è andata ancora più in profondità nel ricostruire il percorso dell’aviaria in questo autunno 2025. «Ad oggi tutti gli animali presenti negli allevamenti lombardi in cui sono stati riscontrati i focali sono stati tutti abbattuti. Ora ci si sta concentrando sull’attività di smaltimento, con particolare attenzione alle misure di prevenzione. Oltre la Lombardia: un nuovo caso in Piemonte in un allevamento di anatre e oche, in Veneto, focolai a Isola della Scala e poi in allevamenti familiari in Emilia».
Tutte le informazioni e gli approfondimenti sull’aviaria sono disponibili sul sito di Regione Lombardia, con l’evidenziazione dei provvedimenti adottati anche da parte del ministero, i protocolli da seguire e le modalità per il rilascio di deroghe. In ogni caso ad oggi sono vietate fiere e movimentazioni animali in zona B.
Nassuato ha posto l’accento sulla difesa strutturale del territorio, soprattutto con il fermo produttivo e accasamento a distanza, e poi con la vaccinazione. E’ probabile l’adozione di una strategia vaccinale a partire dal prossimo anno su ovaiole e tacchine con un orientamento dell’Unità di crisi che ha approvato questa strategia vaccinale con l’intento di bloccare il contagio laterale.
«A livello regionale sulla base del mandato ministeriale - ha proseguito Nassuato - l’intento è di operare ad una gestione territoriale dando la precedenza alle aree B e alle zone umide selezionando alcuni allevamenti che potrebbero essere soggetti ad un fermo produttivo. Stiamo discutendo su questo tema che fino a questo momento ha portato ad un fermo di un allevamento in provincia di Brescia, peraltro già con problemi in passato».
Zanotti, nel commentare l’esposizione di Maraschi e Nassuato ha sottolineato come «tutti i focolai menzionati sono sorti da fonte primaria e questo è un dato positivo, vuol dire che gli interventi e l’attenzione posta dagli allevatori e dalle filiere per la biosicurezza funziona». Si è poi soffermato sul problema dello sfoltimento e ha chiesto che tutta la documentazione relativa agli interventi in azienda di ordine sanitario possano essere messi a disposizione degli allevatori per potere poi avere la possibilità di chiedere i rimborsi alla Ue o al ministero.
Per il problema salmonella, ancora Claudia Nassuato ne ha illustrato i contenuti. Piano su cui ci si riserva di tornare ma che in estrema sintesi è stato emanato nel giugno di quest’anno. Riguarda gli allevamenti con oltre 50 capi e prevede anche l’autocontrollo. Le principali criticità sono relative alla gestione delle lettiere e dei casi di recidiva. Tutti argomenti da seguire con attenzione, per la pollina occorre affidarsi a ditte esperte e opportunamente autorizzate e registrate.
I tempi di risposta sull’esito dei prelievi è stato oggetto di discussione: non vi sono tempi predefiniti per il risultato del laboratorio, tuttavia, in attesa dei risultati, hanno concordato sia gli allevatori che i veterinari, occorre essere molto prudenti.
Gli argomenti di carattere sanitario si sono conclusi con l’intervento di Simone Menesello, presidente della Sezione avicola di Confagricoltura che si è complimentato per il video incontro che ha fatto il punto della situazione su aviaria e salmonella. «Sull’aviaria bene che si sia trattato di infezioni primarie e che il rischio principale sia da attribuirsi ai selvatici ma sui quali vi è ben poco da fare. Molto bene anche l’attivazione di un tavolo tecnico sull’avicoltura presso il ministero. Si tratta di una cosa non scontata e il fatto di potere esprimere il nostro parere su temi di così grande importanza è molto positivo, anche per argomenti non solo tecnici ma anche di natura fiscale e programmatoria».
Indennizzi influenza aviaria. Argomento trattato da Vincenzo Lenucci: «Abbiamo ancora problemi con il saldo 2022 per i danni indiretti, problemi analoghi anche per la Psa. Al momento occorre fare un censimento dei danni subiti, in seguito con la Ue si valuteranno i fondi disponibili per il risarcimento ma i tempi si prevedono lunghi e non si sa l’entità delle disponibilità finanziarie, i risarcimenti dovrebbero essere al 50% a carico dello Stato ed il resto da fondi Ue. Per parte nostra abbiamo lanciato una proposta: l’istituzione di un fondo per le malattie animali o vegetali con una dotazione di 50 milioni di euro per anticipare i ristori, in caso di necessità i fondi di risarcimento dell’Ue. Per il censimento dei danni 2022- 2025, gli allevatori devono operare direttamente, o tramite Caa, su di una piattaforma. Lo deve fare la singola azienda o il soccidante solo se delegato dall’allevatore soccidario. Al 30 novembre fine del rilevamento e invio dati a Bruxelles per il ristoro dei danni».
Lenucci ha concluso informando sulla partenza a breve del decreto di timbratura delle uova, mentre non si registrano novità significative per il ristoro delle polizze assicurative, che corrono seri rischi di non essere liquidate visto anche il loro crescente ammontare, e sull’Iva delle lettiere passate dal 10 al 22%.
I più letti
Via Federico Confalonieri, n.38
20124 Milano (Mi)
Tel.: +39 02 78612751
Fax: +39 02 36568610
Email: segreteria@confagricolturalombardia.it
Pec: postacert@pec.confagricolturalombardia.it
C.F. 80102910157 - P.IVA 08449900961