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RISORSE IRRIGUE

Stagione irrigua: situazione tranquilla nell'areale lombardo

Lasagna (Conf. Pavia): «Laghi pieni e deflusso regolare, nel punto critico dell'anno possiamo essere ottimisti»

Stagione irrigua: situazione tranquilla nell'areale lombardo

Siamo giunti ormai al culmine della stagione irrigua ed è quindi l’occasione per fare il punto della situazione. Ne parliamo con Alberto Lasagna, direttore di Confagricoltura Pavia e profondo conoscitore del settore irriguo.

«La stagione fino a questo momento è positiva - dice Lasagna - i laghi si sono riempiti grazie alla neve, non copiosa e caduta tardivamente, che si è sciolta in seguito all’ondata di calore degli ultimi giorni». Ora di neve non ce n'è più ma, come detto, le riserve idriche costituitesi nei grandi laghi alpini dovrebbero consentire un buon proseguimento della campagna irrigua.

Ma Lasagna segnala una caratteristica per la parte occidentale della regione, quindi nella provincia di Pavia: «Area particolarmente vocata alla coltivazione risicola in cui si potrebbe dire che si sono create le condizioni per una sorta di tempesta perfetta, perché la pioggia nel mese di maggio ha fatto in modo che gli agricoltori non irrigassero, poi è scoppiato il caldo che ha determinato una partenza pressoché in simultanea delle irrigazioni determinando alcune situazioni di criticità locali».

«Tuttavia - ribadisce Lasagna - si può affermare che nel complesso la situazione è abbastanza tranquilla e non sembra destare preoccupazioni anche per il futuro della stagione. Un problema che si potrebbe intravedere è legato alla ricarica tardiva della falda, proprio perché si è cominciando tardi ad irrigare, ma nel complesso non si notano particolari segnalazioni critiche. C’è solo da segnalare nella provincia pavese una situazione particolare nella zona di Mortara, dovuta ad uno sversamento di sostanze inquinanti che ha comportato il blocco delle irrigazioni, ma è un problema contingente che nel breve dovrebbe essere risolto».

La situazione di relativa tranquillità viene confermata anche nelle altre aree agricole della bassa lombarda, vale a dire le province di Lodi, Cremona e Mantova.

Ancora una vota protagonista lo stato di riempimento dei grandi laghi, che conferma questa situazione con il lago Maggiore che ha già raggiunto il 104 % della sua capacità di invaso, i laghi d’Iseo e di Garda con il 94 %, e quello di Como oltre 85%, per cui si prospetta una situazione irrigua, salvo sconvolgimenti, per questa annata abbastanza tranquilla. Sempre restando sul tema dei laghi, il loro livello di svuotamento è molto regolare e non lascia intravedere particolari problemi di crisi idriche: la discesa del livello degli ultimi giorni si è aggirata su 1 cm al giorno, mentre nei momenti più difficili degli anni più critici si arrivava a discese anche di quattro o cinque cm al giorno.

Il buon andamento meteo climatico ha fatto sì che le semine siano andate piuttosto bene secondo i calendari tradizionali, così come la raccolta dei cereali a paglia ed i primi sfalci dei prati. Per cui, almeno per quest’anno, tutto lascia pensare che anche il proseguo della stagione possa essere caratterizzato da una certa tranquillità.

Certo che la grande ondata di calore che si sta sviluppando in questi giorni desta qualche preoccupazione per la possibilità che questa possa generare temporali estivi di forte violenza, come già visto in passato e come si è verificato in qualche zona del bresciano nei giorni scorsi.

Anche per quanto riguarda i bacini idrici, ed il Po in particolare, la situazione sembra tranquilla: siamo a circa 1 m sopra il livello dell’anno scorso, con circa 27 m sul livello del mare a isola Serafini rispetto ai 26 del 2024.

Per cui le attese dei picchi dell’irrigazione che di solito si verificano tra la fine di giugno ed i primi di luglio non dovrebbero comportare grandi problemi.


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