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Agricoltura e ambiente

ISPRA, pubblicato il rapporto sulle emissioni agricole, dati in deciso miglioramento

Gas a effetto serra: il peso dell'agricoltura è solo del 7,2% - Diminuisce l'uso di fitofarmaci in vent'anni meno 26%

campo di cereali

Secondo dati ISPRA agricoltura e zootecnia diminuiscono le emissioni gas serra

ISPRA ha pubblicato gli aggiornamenti di tre  importanti  rapporti,  relativamente  a  prodotti  fitosanitari,  inquinanti atmosferici ed emissioni di gas serra. Per quanto riguarda la diffusione degli agrofarmaci nelle falde, dal rapporto emerge che nelle acque superficiali il 71,7% dei campioni analizzati mostra valori di superamento inferiori ai limiti normativi, mentre nelle  acque  sotterranee  il  93,2%  dei  punti  monitorati  è  risultata  conforme  ai  limiti  di  legge. 

La categoria di agrofarmaci individuata più frequentemente è quella degli erbicidi, seguita dagli insetticidi, più presenti nelle acque superficiali rispetto alle acque sotterranee, e dai fungicidi.

Relativamente alle vendite di agrofarmaci in Italia, dal  2012  al  2021  si  è  verificata  una  lenta  ma  progressiva  diminuzione  delle  quantità  messe  in  commercio.  I prodotti  fitosanitari  sono  passati  da  134.2425  a  116.415  tonnellate  (decremento  del  13%),  mentre  le  sostanze  attive hanno subito un calo da 61.887 a 50.344 tonnellate, (decremento del 18%). Dall’analisi di un periodo più ampio (2003–2021), la distribuzione dei prodotti fitosanitari ha una contrazione di mercato del 26,3%.


Per quanto concerne le emissioni di sostanze inquinanti, come noto, il settore primario incide in particolar modo sulle emissioni di ammoniaca (circa il 90%) e la categoria che impatta maggiormente risulta essere la gestione degli effluenti  di  allevamento  che,  nel  2022,  ha  rappresentato  circa  il  52%  delle  emissioni  nazionali.  In  particolare, nell’ambito di questa categoria di emissioni, le emissioni dei bovini rappresentano il 58,4%, mentre le emissioni dei
suini  e  del  pollame  rappresentano  rispettivamente  il  17,2%  e  il  13%. 

Complessivamente, le  emissioni  nazionali  di ammoniaca  mostrano  una  riduzione  di  circa  il  37%  nel  periodo  1990-2022.  Rispetto  al  2005  (anno  preso  come riferimento dalla direttiva NEC per calcolare gli obiettivi di riduzione per il 2020 e il 2030), la riduzione è del 27%, a testimonianza dell’impegno delle aziende nel migliorare i propri sistemi produttivi.

Anche le emissioni di gas serra del  settore  agricolo  mostrano,  dal  1990  al  2020,  un  decremento  del  18,9%,  principalmente  grazie  alla  diminuzione delle  emissioni  di  CH4  derivanti dalla  fermentazione  enterica  (-15,2%)  e  di  N2O  dai  suoli  agricoli  (-22,5%).


Complessivamente le emissioni GHG dall’agricoltura nel 2022 hanno rappresentato circa il 7,4% del totale nazionale; più nello specifico, nel 2022, il settore agricolo è stato responsabile del 67,7% delle emissioni di CH4 e del 31,5% delle emissioni  di  N2O. 

La  diminuzione  delle  emissioni  del  settore  è  una  testimonianza  dell’impegno  delle  aziende  a migliorare i propri sistemi produttivi, anche in relazione all’introduzione di innovazioni tecnologiche.

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