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CREMONA

Cibo e psicologia, come nasce la decisione dei consumatori

A partire da settembre, un nuovo corso di studi (in inglese) all'Università Cattolica

Campus di Santa Monica a Cremona

Campus di Santa Monica a Cremona

di Nicola Arrigoni

CREMONA; Il mondo dei produttori agricoli avverte come sempre più pressante – e per diversi aspetti addirittura decisiva – la necessità di relazionarsi meglio con i consumatori, cercando quanto possibile di utilizzare un ‘lingua comune’ che appare in larga parte ancora tutta da costruire. Questo perché se è fondamentale ‘raccontarsi’, lo è altrettanto farlo in un modo utile ad essere compresi ed a comprendere, anziché creare nuovi ostacoli.

In questa prospettiva si presenta davvero come un’iniziativa da segnalare e seguire con particolare interesse la nuova laurea magistrale dell’ Università Cattolica dedicata al comportamento del consumatore, che prenderà il via da settembre al Campus Santa Monica di Cremona. Un corso di studi che si muoverà negli ambiti della psicologia applicata al cibo, alla salute e all’ambiente. Le lezioni saranno impartite in inglese, e nella medesima lingua viene quindi nominata l’iniziativa didattica: ‘Consumer behaviour: psychology applied to food, health and environment’.

A coordinare il corso è Guendalina Graffigna, professoressa di psicologia dei consumi. La ‘magistrale’ afferisce alla Facoltà di Psicologia della Cattolica di Milano, ma s’intreccia con la laurea di Scienze agrarie per quanto riguarda le competenze legate alle discipline agroalimentari e di analisi dei dati. «Il corso di laurea magistrale mira a formare psicologi esperti nella comprensione e nella modifica dei comportamenti sanitari, degli stili di vita e delle abitudini alimentari — spiega Graffigna —. L’obiettivo è anche quello di formare psicologi che possano indirizzare le aziende a capire quali scelte produttive mettere in atto, pure in base ai comportamenti del target di consumatori ai quali si rivolgono. La complessità del mondo in cui viviamo necessita di un’attenzione sistemica alle modalità di scelta e di comportamento delle persone; lo abbiamo visto durante il Covid per quanto riguarda l’istanza vaccinale, lo viviamo nella prospettiva di mutare comportamenti e abitudini per rispondere ai cambiamenti climatici». Psicologia, scienze agro-alimentari, ma anche un’attenzione alle nuove tecnologie si fondono in un percorso unico in Italia, che vuole declinare la psicologia in quell’ambito delicato che coinvolge il cibo, l’ambiente in cui viviamo e il riflesso sulla salute dei singoli come della comunità. «‘Consumer behaviour’ ha una vocazione internazionale che poterà in cattedra docenti non solo italiani, e permetterà di avere rapporti con università straniere; stiamo lavorando per la possibilità di conseguire una doppia laurea — continua Graffigna —, e costruendo opportunità di scambi educativi con altri Paesi, sotto forma di esperienze di tesi e formazione all’estero». Tutto questo concorre a definire una laurea magistrale che al respiro internazionale intreccia una didattica costruita sul ‘sapere facendo’ e sul ‘fare conoscendo’. «Un tratto distintivo della didattica sarà rappresentato dalla possibile interconnessione con la rete di aziende, enti e istituzioni nazionali e internazionali legati al territorio, sia nel settore sanitario che in quello agroalimentare. Inoltre, la presenza nel Campus di Cremona di laboratori di ricerca avanzata per lo studio delle dinamiche psicologiche e di consumo, nonché di laboratori legati alle discipline agroalimentari, consentirà agli studenti di misurarsi con esperienze di ricerca tecnologicamente e scientificamente avanzate — prosegue —. Il corso è inteso come un’esperienza multidisciplinare e un ponte tra scienze hard e soft per meglio dotare i futuri psicologi di competenze scientifiche, tecniche e metodologiche avanzate per la professione di psicologo del consumatore e della salute, imparando a gestire processi di empowerment e cambiamento comportamentale, piuttosto che sostenere i processi decisionali e di advocacy. Aspetti - questi - destinati a coesistere con la progettazione e la conduzione di ricerche di mercato, sia qualitative che quantitative».

La nuova ‘magistrale’ della Cattolica si va ad aggiungere a quelle già attive: ‘Agricultural and food economics’ e ‘Food processing: innovation and tradition’ nell’ambito della Facoltà di Scienze agrarie, e ‘Innovazione e imprenditorialità digitale’ nell’ambito della Facoltà di Giurisprudenza ed Economia.

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