Confagricoltura in assemblea: «Non possiamo permettere che l'Europa dimentichi il nostro settore»

«Non possiamo permetterci che l’Ue disinvesta sull’agricoltura mentre in altre parti del mondo si stanziano risorse importanti a difesa degli agricoltori. Noi invece stiamo assistendo a un disarmo sul settore primario». 

Con queste parole il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, ha chiuso l'assemblea invernale dell'Organizzazione, andata in scena lo scorso 10 dicembre nel magnifico Teatro Argentina di Roma. 

«Oggi, qui a Roma, nel cuore della città, noi lanciamo una sfida. All’Europa non chiediamo solo regole, chiediamo una visione nuova, che unisca sostenibilità e reddito, sicurezza alimentare e transizione energetica, innovazione e lavoro di qualità. Per costruire questa Europa serve un’alleanza nuova, tra agricoltori, finanza, energia, previdenza, assicurazioni, lavoro e ambiente».

I numeri che accompagnano questo scatto di orgoglio ci sono: la filiera agroalimentare rappresenta il 15% del Pil e l’export ha superato i 70 miliardi. «Ma oggi - ha aggiunto Giansanti - è diminuita la capacità di spesa dei consumatori e anche noi dobbiamo difendere il nostro comparto. Proteggere l’agricoltura significa proteggere l’identità del nostro Paese. Come associazione dobbiamo andare oltre, farci carico del cambiamento per costruire modelli nuovi, allargando i nostri orizzonti».

Tra i panel in programma, particolarmente apprezzati quelli del Cardinale Gianfranco Ravasi (Cortile dei Gentili), che ha sottolineato il valore della terra, vera e propria "creatura vivente" che l'uomo deve custodire e coltivare, e del Ministro dell'Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste Francesco Lollobrigida, che ha ricordato l’impegno, anche economico, del governo per il settore primario: 15 miliardi in tre anni. Una centralità che per il Ministro deve essere riconosciuta dall’Europa, nata proprio ponendo al centro l’agricoltura e che oggi non difende a sufficienza le sue produzioni.

A Roma era presente naturalmente anche una delegazione di Confagricoltura Lombardia, con il presidente Boselli e il direttore Onorato, oltre a numerose delegazioni delle province lombarde, con Mantova, Pavia e Milano-Lodi-Monza Brianza in testa: «Il prossimo 18 dicembre - ha detto il presidente di Confagricoltura Lombardia, Antonio Boselli - saremo a Bruxelles per far sentire con convinzione la nostra voce all'Europa. In programma una grande manifestazione di protesta, alla quale abbiamo fin da subito aderito. L'agricoltura è centrale, e tale deve rimanere».