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AMBIENTE

Boselli su direttiva aria: "Ascoltate le nostre richieste. Necessari sostegni agli interventi"

Berta: "Più facile contenere le emissioni al 60%. Ma misure non finanziabili"

 Boselli su direttiva aria: "Ascoltate le nostre richieste. Necessari sostegni agli interventi"

Il presidente di Confagricoltura Lombardia, Antonio Boselli

Regione Lombardia ha pubblicato sul Burl la D.g.r. 28 luglio 2025 - n. XII/4843 riguardante l’adozione di “Misure per il miglioramento della qualità dell’aria: aggiornamento delle disposizioni relative alle limitazioni della circolazione dei veicoli Euro 5 diesel, alle combustioni all’aperto e alla copertura degli stoccaggi degli effluenti di allevamento”.  

Con tale provvedimento vengono introdotte misure specifiche che riguardano l’agricoltura e la zootecnia in particolare su misure ambientali.

Nell’allegato 3 della Dgr viene aggiornato l’ambito territoriale di applicazione del divieto di abbruciamento dei materiali vegetali sul luogo di produzione nei territori la cui quota altimetrica risulti inferiore a 300 metri rispetto al livello del mare, andando ad integrare nello specifico l’azione PRIA ES-2n "Combustioni all’aperto".

Nell’allegato 4, vengono aggiornate le disposizioni relative alla copertura degli stoccaggi degli effluenti zootecnici, attuando nello specifico le azioni su "Stoccaggio degli effluenti di allevamento" e "Tecniche di distribuzione degli effluenti di allevamento".

Il provvedimento di maggiore impatto (e anche più pesante per gli allevatori) è quello relativo al contenimento delle emissioni per il miglioramento della qualità dell’aria.

Positivo il commento del presidente di Confagricoltura Lombardia, Antonio Boselli: «Abbiamo lavorato con la Regione ed i suoi tecnici per ottenere delle misure sul contenimento delle emissioni di ammoniaca in atmosfera prodotte dal settore agricolo-zootecnico, dovute principalmente alla gestione degli effluenti e all’uso dei fertilizzanti. Sono state adottate soluzioni in grado di tenere conto del peso del settore rispetto al totale delle emissioni  nazionali e al raggiungimento degli obiettivi di riduzione, ma anche di ottenere misure praticabili anche in funzione economica delle imprese. Credo che siano state applicate delle misure di buon senso che comunque comportano un aumento dei costi per le imprese agricole. Per questo sarebbe opportuno che prossimamente vengano adottate ulteriori misure di sostegno economico per gli investimenti aziendali».

Davide Berta, presidente della Sezione suini regionale, concorda con l’analisi di Boselli e aggiunge: «Con questa misura, rispetto a quelle adottate in precedenza, Regione Lombardia riconosce  che alcuni materiali tipo Leca, le piastrelle e le sfere (materiale disaggregato) hanno una efficacia superiore al 60% pertanto permettono di rispettare gli obblighi delle coperture delle vasche che gli allevatori devono rispettare entro il primo gennaio del 2028. Un buon risultato ottenuto anche dalle pressioni fatte da Confagricoltura Lombardia. La brutta notizia è che attualmente non sono finanziabili dal Psr».

L’obiettivo della delibera regionale è di sostenere e promuovere l’introduzione di tecniche di gestione e specifiche tecniche che portino ad un risultato di riduzione stabile degli inquinanti secondari correlati (PM10), senza pregiudicare l’equilibrio economico (sostenibilità) delle imprese e la corretta gestione agronomica finalizzata a conseguire le produzioni agricole.

Le disposizioni si basano sull’individuazione di target di riduzione definiti e raggiungibili con l’applicazione di buone pratiche (BAT - Best Available Technologies) alle quali sia associabile, singolarmente per ogni pratica, una potenziale quota di riduzione dell’ammoniaca (cui si associa una quota, seppur non proporzionale, di riduzione di polveri sottili).

Pertanto sono state aggiornate le prescrizioni regionali relative alla copertura degli stoccaggi degli effluenti zootecnici. Eccole di seguito.

Per le nuove strutture di stoccaggio per le aziende che producono e stoccano quantitativi di azoto escreto superiore a 3.000 kg/anno: obbligo di copertura degli stoccaggi con tecniche ad efficienza di riduzione delle emissioni pari o superiore al 60% a partire dal 1° gennaio 2027.

Per le strutture di stoccaggio esistenti sono previsti due livelli:

- per le aziende che producono e stoccano quantitativi di azoto escreto compreso tra 3.000 e 25.000 kg/anno, obbligo di copertura degli stoccaggi esistenti con pratiche o tecniche ad efficienza di riduzione delle emissioni pari o superiore al 60% entro il 31 dicembre 2029;

- per le aziende che producono e stoccano quantitativi di azoto escreto superiore a 25.000 kg/anno, obbligo di copertura degli stoccaggi esistenti con tecniche ad efficienza di riduzione delle emissioni pari o superiore al 60% entro il 31 dicembre 2027.

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