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Emergenza PSA
15.04.2025 - 10:02
Crisi della suinicoltura. Le commissioni consiliari regionali si attivano con proposte
Sui danni alla filiera suinicola causati dalla Psa le due commissioni consiliari di Regione Lombardia: “Attività produttive” e “Agricoltura” hanno presentato una risoluzione all’assemblea regionale relativa a Interventi a sostegno delle aziende e dei lavoratori della filiera suinicola colpita dagli effetti della Peste Suina Africana (PSA)”
La proposta riguarda la messa in sicurezza della filiera, in linea con le richieste formulate da tempo dai rappresentanti di Confagricoltura per quanto attiene gli allevamenti, ma anche dalle rappresentanze degli altri anelli della filiera. Per l’attuazione occorrerà vedere se vi è la relativa copertura finanziaria. Oltre alla richiesta dell’indennizzo dei danni indiretti, tuttora in attesa di risposta.
Premesso che l’emergenza PSA ha danneggiato gravemente le capacità di export delle imprese della filiera suinicola; la risoluzione delle due commissioni chiede alla Giunta regionale le seguenti misure da concertare con i diversi livelli nazionali:
- attivare le misure di sostegno previste dall’articolo 220 del Reg. UE n. 1308/2013 sotto forma di aiuti indiretti da erogarsi con fondi statali e comunitari al fine di potere usufruire dei contributi comunitari;
-individuare uno strumento normativo e finanziario che consenta la valorizzazione degli animali sani provenienti dalle zone di restrizione nel rispetto delle norme sanitarie, includendo un meccanismo di garanzia per riconoscere agli allevatori un prezzo equo e non speculativo;
- attivarsi affinché lo strumento normativo finanziario, di cui al punto precedente, sia volto a garantire agli allevatori un prezzo equo, colmando il divario tra il prezzo CUN (Commissioni Uniche Nazionali) e il prezzo effettivamente riconosciuto dal macello;
- sostenere il controllo del cinghiale e gli investimenti aziendali in materia di benessere animale e prevenzione;
- sostenere e valorizzare l’immagine della filiera suinicola ivi comprese azioni promozionali;
- stimolare la costituzione in filiera ai sensi della l.r. 11/2014, di un ecosistema industriale che faccia sinergia tra gli stakeholders istituzionali, di ricerca e di categoria, le imprese coinvolte nella produzione, lavorazione, trasformazione, commercializzazione, promozione, marketing;
- accompagnare, attraverso la task force filiere attivata dalla competente direzione generale, le imprese in filiera alla ricerca di strumenti regionali per usufruire di contributi finanziari od economici finalizzati a rafforzare l’ecosistema stesso;
- prevedere bandi regionali destinati alle PMI (micro, piccole e medie imprese) dedite all’allevamento di suini, al fine di garantire il costante mantenimento di elevatissimi livelli di biosicurezza.
- l’introduzione di ulteriori strumenti di ammortizzazione sociale, anche in deroga alla normativa vigente, che consentano di fronteggiare l’attuale situazione di crisi della filiera suinicola, in considerazione della prossima scadenza della CISOA riconosciuta, ai sensi dell’art. 9 della Legge n. 218/1988, ai lavoratori agricoli impiegati nei territori sottoposti a restrizione infettiva;
- l’opportunità di rivedere la disciplina della CISOA prevedendo tutele più adeguate nei confronti dei lavoratori della filiera, in termini di durata maggiore e prevedendo maggiori forme di garanzia per i lavoratori a tempo determinato;
Al momento, e la proposta di risoluzione lo ricorda, per quanto attiene agli interventi per la biosicurezza Regione Lombardia ha: attivato nel 2024 bandi per contributi a fondo perduto per interventi di biosicurezza da parte delle aziende di allevamento di suini con una dotazione finanziaria di circa 5 milioni di euro; attivato l’intervento srd02 “investimenti produttivi agricoli per ambiente, clima e benessere animale” del complemento per lo sviluppo rurale del piano strategico nazionale della pac 2023 - 2027 della regione Lombardia all’interno del quale possono ulteriormente essere finanziati interventi relativi alla biosicurezza e che la dotazione della srd02 ha una dotazione per il comparto suinicolo in genere di 21 milioni di euro.
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