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Economico sindacale
20.02.2025 - 11:49
Il vicepresidente Ue Raffaele Fitto ed il commissario all'agricoltura Christophe Hensen hanno presentato un progetto con una nuova visone dell'agricoltura europea
Il vicepresidente della Commissione europea Raffaele Fitto ha tenuto una conferenza stampa con il commissario all’agricoltura Christophe Hansen in cui hanno presentato un documento sull’orientamento che l’Unione europea intende fornire all’agricoltura.
I punti salienti della nuova visione agricola europea sono basati su di un approccio molto chiaro e diverso rispetto a quello del passato governo della Ue. Ecco i punti salienti:
Gli agricoltori sono parte della soluzione alle sfide ambientali, non il problema. Svolgono un ruolo chiave nella tutela delle risorse naturali.
Il settore agroalimentare è strategico per l'Unione e per la sua competitività.
Il dialogo sarà il metodo con cui la Commissione prenderà le future decisioni.
Valorizziamo la dimensione locale e soluzioni basate sulla diversità dei settori. Chi produce sulle Alpi e gli agricoltori di Cipro affrontano sfide molto diverse.
Garantiamo complementarità tra i fondi europei per massimizzare lo sviluppo delle zone rurali, con un forte sostegno ai giovani. Devono poter scegliere se proseguire l'attività di famiglia o investire in agricoltura, vivendo nelle aree rurali.
Questa visione rappresenta un impegno concreto per un’agricoltura redditizia, competitiva e resiliente.
“Il cambio di passo dell’Ue nei confronti dell’agricoltura è notevole: il settore primario e la figura dell’agricoltore sono al centro di una nuova visione lontana dalle ideologie che in questi anni hanno fatto perdere competitività all’Europa. Esprimiamo apprezzamento al commissario Hansen e garantiamo il nostro sostegno in questa direzione”.
Così il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, commenta il piano di lavoro presentato a Bruxelles dal commissario Ue all’agricoltura, Christophe Hansen. Archiviata la stagione del Green Deal così come concepito nella precedente Commissione, la discontinuità con il passato è evidente nella prioritaria dimensione economica e sociale, nei concetti nuovi di redditività, competitività, semplificazione, forte spinta verso l’innovazione, decisioni prese sulla base delle evidenze scientifiche, senza dimenticare la sostenibilità e la valorizzazione delle aree rurali.
Anche in qualità di presidente del Copa, Giansanti ha avuto più occasioni, nei mesi scorsi, di ribadire questi temi che oggi confluiscono nel documento che impatta sulle future proposte per la PAC 2028-2034 e su tutte le altre politiche europee riguardanti il settore agricolo e alimentare.
Il rafforzamento delle filiere, la trasparenza e la tracciabilità per garantire ai cittadini prodotti sempre più sicuri, aumentando anche la loro consapevolezza rispetto a questi temi, sono ulteriori asset sui quali Confagricoltura lavora da tempo.
“Ovviamente la nuova linea politica europea va sostenuta con risorse adeguate ad affrontare queste sfide e a raggiungere, grazie anche all’agricoltura, l’obiettivo Ue di neutralità climatica entro il 2050. La nuova Pac – conclude Giansanti – dovrà mantenere la sua fisionomia europea con un nuovo equilibrio tra la salvaguardia delle piccole imprese e la spinta propulsiva delle aziende agricole che operano sui mercati internazionali”.
Il documento non fa menzione delle modalità di finanziamento. Confagricoltura si è già espressa contro un singolo fondo nazionale per il finanziamento delle politiche di coesione e della Pac.
Antonio Boselli, presidente di Confagricoltura Lombardia: “Il documento presentato da Fitto ed Hansen va nella direzione che da anni gli imprenditori agricoli professionali della Lombardia stanno auspicando e che sono riemersi in tutta la forza in occasione della recente Academy realizzata nei nostri uffici con il presidente Giansanti, la responsabile dell’ufficio di Bruxelles Tinelli ed i presidenti delle Sezioni economiche in cui era emersa chiaramente la necessità di una decisa svolta sugli indirizzi della politica agricola europea”.
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