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Economico sindacale
11.02.2025 - 06:12
Nella seconda parte della Academy di Confagricoltura Lombardia protagoniste le Sezioni economiche
Gli interventi introduttivi di Giansanti, Boselli e Tinelli di cui abbiamo dato conto nel pezzo pubblicato qui sopra, l’Academy di Confagricoltura Lombardia di venerdì 7, è proseguita con qualche sottolineatura. Ad esempio, sul tema della internazionalizzazione e l’apertura verso nuovi mercati, la prossima tappa sarà il Giappone. Sul tema, Boselli ha ricordato come sia necessario avere un atteggiamento diverso e maggiormente propositivo verso questo aspetto con il coinvolgimento del sistema cooperativo che, ad esempio, nel comparto lattiero caseario è già piuttosto strutturato.
Poi una informativa sulla Pac 2027 che è data ormai per superata a Bruxelles e si sta già guardando al prossimo periodo di programmazione e in questo quadro rientra una revisione del tanto criticato “Green deal” presentato la settimana scorsa da Ursula von der Leyen; ora è stato chiamato “Clausola per la competitività”. Saranno da approfondire i contenuti che sembrano maggiormente orientati verso la competitività, anche se verde, l’innovazione, la sicurezza sanitaria e l’affrancamento dai conflitti. Sulla Pac, Giansanti, ha segnalato il rischio del capping e della regressività che possono diventare un problema dal momento che in Europa c’è solidarietà nei confronti delle piccole aziende.
Focus su alcuni dossier specifici che l’ufficio Confagricoltura di Bruxelles sta seguendo, relativi al benessere animale, in particolare durante il trasporto, la questione dei fitofarmaci che per il momento appare accantonata ma che ci si aspetta che ritorni di attualità così come quella della etichettatura. Per i fitofarmaci il vero problema è rappresentato dai lunghi tempi di approvazione di nuovi formulati. Così come per le Tea per le quali ci si aspetta una approvazione entro l’anno e per la quale si sta studiando il problema della coesistenza. Preoccupazione per i dazi sui fertilizzanti che portano ad un forte aumento dei costi e per i quali è difficile intravedere soluzioni a breve.
Poi apertura agli interventi sulle singole sezioni.
Stefano Lamberti, presidente sezione cereali alimentari, ha parlato del problema dei cereali che, oltre a rappresentare una filiera a sé, sono alla base dell’alimentazione del bestiame e quindi delle produzioni zootecniche e che sono in sofferenza da tempo. La richiesta è di aumentare il livello del contributo “de minimis” e di operare integrazioni di filiera e migliorare le rese produttive. Sul tema Giansanti ritiene che la soia potrebbe tornare ad essere interessante e avere di nuovo un ruolo trainante per le grandi colture. Contribuendo anche a risolvere il problema della territorialità delle produzioni Dop, potenzialmente a rischio.
Lamberti ha esposto anche i problemi della suinicoltura in assenza (giustificata) del presidente di sezione Davide Berta. Problemi legati alla Psa che ha colpito le provincie di Pavia, Milano e Lodi e con restrizioni anche in alcuni comuni di Cremona. Le prospettive di uscirne sono di lungo termine, sembra che manchino le risorse ma anche le strategie: gli allevamenti ubicati nelle zone di restrizione sono in grosse difficoltà e hanno problemi a realizzare importi di mercato sulla vendita dei suini. Occorrerebbe rendere edibili quelle carni. Sulla Psa, Giansanti, ha ribadito che finora si è stati costretti a lavorare sull’emergenza, mentre ora sarebbe utile lavorare su proposte per il futuro, in particolare per il contenimento dei cinghiali anche attraverso le organizzazioni dei cacciatori, ma anche sul problema dell’aviaria. Nel frattempo, la richiesta della attivazione della riserva di crisi è stata fatta propria dal Ministero dell’agricoltura.
Ferruccio Badi, presidente della Sezione equina, anche di livello nazionale ha posto il problema dei nitrati nelle deiezioni solide come quelle dei cavalli. Tema sul quale ha risposto Boselli affermando che la Lombardia quest’anno dovrebbe uscire dalla procedura di infrazione e quindi si potrebbero formulare alla Commissione Ue proposte alternative per la gestione dei nitrati, meglio se senza zone vulnerabili e con l’idea di poter distribuire a bollettino.
Il presidente della sezione florovivaista, Massimo Mattavelli, ha riportato di avere avuto una esperienza molto positiva con gli incontri B2B, in particolare in Russia ed in Iran, sottolineando la necessità di lavorare in squadra. Ha poi segnalato l’importanza della partecipazione ad Euroflora, sia pure molto costosa in cui ci sarà solo Confagricoltura. Infine, ha richiamato il tema della sensibilizzazione dei ragazzi verso l’agricoltura.
Antonio Strada, presidente della sezione riso. La superficie coltivata è aumentata, ma non le rese che hanno subito gli influssi negativi del clima dello scorso anno. Le varietà che tirano di più sono soprattutto quelle da risotto. I problemi principali del comparto sono legati alla disponibilità di acqua, alle restrizioni sui fitofarmaci, al timore della imposizione di nuovi dazi e agli accordi Mercosur.
Paolo Faverzani, presidente Anga Lombardia. Le nostre preoccupazioni sono soprattutto legate alla questione nitrati e ad una azione per sdoganare il digestato per renderlo assimilabile alle concimazioni organiche come ammendante. Problema spinosissimo è poi quello della mancanza di manodopera qualificata. Un parziale sollievo può essere rappresentato dai programmi di formazione per giovani stagisti ma che, essendo in genere minorenni, non possono essere impiegati su macchine agricole, da valutare la possibilità di poterli inserire in occupazioni su macchine in pieno campo. Infine la questione della innovazione del parco macchine con soluzioni di carburanti alternativi: la questione è che nel nostro settore non esistono carburanti alternativi al gasolio.
Alessandro Bettoni, presidente sezione Bio economia, anche nazionale. L’agroenergia è stato un filone trainante per molte aziende agricole, oggi le aziende che producono energia sono molte e ben inserite nel contesto produttivo agricolo, oggi si guarda al passaggio al biometano. Ma si potrebbe fare molto di più soprattutto per il fotovoltaico e l’agrivoltaico. Ma occorre considerare che molti investimenti sono stati realizzati o sono in via di realizzazione grazie ai finanziamenti previsti dal PNNR che scadrà a giugno 2026, occorre quindi pensare da subito al futuro e trovare nuove fonti di finanziamento oppure ad una proroga dello stesso PNNR. Infine, ricorda come spesso si debba lavorare con comitati di cittadini contrari allo sviluppo delle agroenergie.
Laura Baronchelli, vice presidente sezione Agriturismo. Questo tipo di attività sta andando piuttosto bene e disponiamo ancora di un potenziale di crescita. Avremmo la necessità di un maggiore gioco di squadra e di un coordinamento che ci supporti nei confronti delle istituzioni, in particolare per quanto attiene la questione fiscale.
Caterina Brazzola, componente della sezione Viti vinicola. Ultimamente abbiamo avuto pesanti problemi di mercato a causa di una diminuzione dei consumi a causa di cattiva informazione e di diffamazione, i prezzi si sono abbassati e sono ancora in calo. In una parola il nostro settore è in grandi difficoltà.
Alcuni altri temi di carattere generale toccati in sede di discussione finale hanno riguardato la possibilità di un maggior ricorso alle polizze assicurative aderendo ai consorzi di difesa che consentono di ottenere punteggi favorevoli con il Psr.
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