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Assemblea Confagricoltura

Giansanti; presentato il "Competition plan" un piano strategico per l'agricoltura europea in cinque punti

Boselli, l'agricoltura lombarda é pronta per il salto di qualità

Giansanti; presentato il "Competition plan" un piano strategico per l'agricoltura europea in cinque punti

All'assemblea confederale il presidente Giansanti indica la strada per la competitività agricola

Nel corso dell’assemblea confederale tenutasi a Roma il presidente Massimiliano Giansanti, forte anche del suo ruolo di presidente del Copa (organizzazione che riunisce gli agricoltori europei) ha indicato le linee di azione per il prossimo futuro per orientare le sorti dell’agricoltura italiana ed europea.

“E lo ha fatto in modo estremamente chiaro e sintetico, che non lascia spazio a dubbi o a interpretazioni particolari, commenta Antonio Boselli, presidente di Confagricoltura Lombardia. Segnali analoghi che richiedono una correzione di rotta da parte della nuova Commissione Ue in relazione alle pur necessarie politiche del “Green deal” vengono anche da altri settori del mondo produttivo, vedi gli industriali, devono portare ad una visione politica più pragmatica e realistica. La stessa Ursula von der Leyen sembra avere raccolto il messaggio. Aspettiamo con i fatti un cambiamento di atteggiamento da parte del commissario all’agricoltura Christophe Hansen e dal nostro vice presidente esecutivo, Raffaele Fitto che anche di agricoltura si deve occupare. Il suo intervento all’assemblea di Confagricoltura è stato incoraggiante. Segnali che a livello lombardo sono già stati colti come a più riprese sostenuto dall’assessore all’agricoltura lombarda, Alessandro Beduschi”.

Vediamo in sintesi il piano in cinque punti presentato da Giansanti all’assemblea dei soci Confagricoltura: il “Competition plan” che ha l’intento di riportare l’agricoltura europea ad un alto livello di competitività.

Il primo aspetto riguarda la Pac, politica agricola comune che rappresenta il principale strumento a supporto del settore agricolo messo in campo dalla Unione europea, ma il suo peso economico, inteso come stanziamenti a favore del settore è andato diminuendo progressivamente nel corso degli anni raggiungendo il minimo storico nel 2023 per l’ultimo periodo di programmazione.

Una nuova visione della Pac

Confagricoltura ritiene che la Pac sia lo strumento con cui si raggiungono gli obiettivi che devono essere la produttività e la competitività dell’agricoltura europea in un quadro di mercato globale all’interno del quale gli imprenditori si devono muovere. Per perseguire i quali la Pac deve adeguarsi secondo concrete linee di azione.

Una moderna visone della Pac che deve passare da un approccio meramente redistributivo a uno realmente strategico, che premi chi investe in sostenibilità, innovazione e competitività.

Le politiche agricole devono adattarsi alle esigenze specifiche dei territori, riconoscendo le diversità climatiche, economiche e produttive all’interno dell’Unione europea.

La Pac deve essere il motore della transizione ecologica, sostenendo pratiche agricole che tutelino il suolo, le risorse idriche e la biodiversità.

La distribuzione delle risorse deve essere reindirizzata. Confagricoltura ritiene che debba esserci un canale preferenziale per le imprese agricole vocate al mercato e con profilo fiscale attivo.

Assicurazioni e gestione del rischio

Il cambiamento climatico e la volatilità dei mercati rendono sempre più urgente la creazione di strumenti di gestione del rischio. Per cui occorre mettere in campo nuovi strumenti assicurativi.  

Fondi mutualistici che consentano agli agricoltori di condividere rischi economici legati a eventi climatici estremi o crisi di mercato.

Nuovi modelli assicurativi avanzati con polizze innovative che coprano non solo le perdite produttive, ma anche i costi legati al fermo produttivo e alla ripresa delle attività.

Interventi pubblici mirati con un quadro normativo europeo che sostenga fondi di emergenza nazionali e garantisca risposte rapide in caso di crisi.

Innovazione tecnologica e digitalizzazione

E’ necessario accelerare i processi di innovazione e renderli disponibili alle imprese per migliorare la loro presenza e competitività sui mercati. Le principali azioni da compiere sono:

Incentivare la diffusione dell’agricoltura di precisione con l’adozione di tecnologie innovative che ottimizzano l’uso di risorse come acqua, fertilizzanti e fitofarmaci, garantendo una riduzione dei costi e un minore impatto ambientale.

Agevolare la formazione e l’uso di piattaforme digitali specifiche con strumenti integrati per connettere le aziende agricole con filiere produttive e commerciali, migliorando tracciabilità, efficienza e capacità di pianificazione.

Consentire l’adozione delle Tecniche di evoluzione assistita (Tea) che garantiscano l’impiego di biotecnologie avanzate per sviluppare colture più resilienti e meglio adattate ai cambiamenti climatici.

Consentire sviluppi verso nuove frontiere dell’agricoltura come il “vertical farming”, che consente di incrementare la produzione sia in termini di qualità che di quantità con strategie mirate e investimenti adeguati.

 

Politiche commerciali a difesa dei modelli produttivi europei

Gli accordi commerciali devono essere strumenti per aprire mercati, non per compromettere il nostro modello produttivo. Per questo è necessario chiedere l’adozione di standard produttivi reciproci:

Gli accordi come il Mercosur devono garantire che i prodotti importati rispettino gli stessi criteri di qualità, sicurezza alimentare e sostenibilità richiesti agli agricoltori europei.

Tutela delle denominazioni d’origine: proteggere il made in Italy e le altre eccellenze europee da imitazioni e contraffazioni nei mercati globali.

Infrastrutture viarie, portuali e aeroportuali adeguate ad un settore performante e competitivo, integrato con un sistema di agromercati centralizzati, quale elemento caratterizzante di un sistema distributivo moderno.

Investire nel futuro: ricerca e sviluppo

Attraverso l’innovazione è possibile rendere l’agricoltura più efficiente, sostenibile e competitiva, per conseguire questi obiettivi occorre fornire le priorità nell’ambito della ricerca agricola. Le priorità di Confagricoltura sono:

Con le moderne tecnologie selezionare e sviluppare colture resistenti alla siccità per consentire la creazione di sistemi produttivi a basso impatto ambientale.

Agevolare l’adozione di modelli predittivi con l’impiego di strumenti basati sull’intelligenza artificiale per prevedere i rischi climatici e ottimizzare la pianificazione agricola.

Valorizzare l’economia circolare con innovazioni che promuovano il riutilizzo dei sottoprodotti agricoli, riducendo sprechi e impatti ambientali.

 

 

 

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