Cerca
Bovini da carne
25.06.2024 - 15:47
L'attività della sezione incentrata su aspetti sanitari e monitoraggio dei mercati
L’attività della Sezione carne di Confagricoltura Lombardia si è sviluppata nell’ultimo triennio lungo alcune direttive principali, tutte orientate alla difesa sindacale della produzione di carne bovina, ma con alcune diverse peculiarità.
Ce ne parla Matteo Biancardi che della Sezione è il presidente.
La prima è stata senza dubbio di ordine economico. Soprattutto perché, anche per il nostro settore, così come per tutti i comparti agricoli, il periodo è stato caratterizzato da un paio di fenomeni trasversali: il dopo covid e la guerra in Ucraina. Con tutto ciò che ne è conseguito: uno stravolgimento dei mercati, l’incremento dei costi di produzione, oltre ogni logica aspettativa, ed un mancato adeguamento dei ritorni in azienda.
Abbiamo attraversato momenti difficili, che solo da poco stanno andando verso una sorta di normalizzazione soprattutto in relazione al costo di produzione. In questo periodo il contributo che la sezione ha potuto offrire ai soci è stato un continuo monitoraggio dei mercati con particolare attenzione ai meccanismi di import/export di bovini ed ai conseguenti sbocchi commerciali sui mercati domestici.
Da un punto di vista economico/finanziario l’obiettivo della Sezione è sempre stato di offrire informazioni per opportunità di crescita e di reddito per i soci. E su questo aspetto, in stretta collaborazione con gli uffici della Sezione e della sede nazionale abbiamo formulato proposte in chiave di revisione della Pac, sia in senso specifico dell’allevamento dei bovini da carne, che in relazione agli aspetti collegati ai rapporti tra allevamento, agricoltura ed ambiente, che deve trovare una opportuna rivisitazione, come da più parti sta ormai emergendo.
La seconda linea di attenzione sindacale è stata senza dubbio relativa agli aspetti sanitari. Altro tema spinoso a cui prestare la massima attenzione anche perché a volte viene strumentalizzato a livello di scambi commerciali. Per questo ci siamo impegnati in discussioni su vari scenari sulle prospettive che si potrebbero aprire con l’arrivo di nuove malattie, soprattutto quelle vettoriali, che influenzano i movimenti degli animali da determinate zone.
Sul fronte più classico degli aspetti sanitari ci siamo confrontati con le autorità veterinarie sulle modalità e sulle conseguenze dell’introduzione del modello “Classyfarm”, la cui applicazione è in realtà molto connessa alla Pac ed ai concetti di condizionalità.
Abbiamo formulato proposte in relazione alla questione del trasporto degli animali vivi e del benessere animale, altro tema molto attenzionato ultimamente da parte dell’opinione pubblica, così come quello della salubrità e del consumo di carni rosse per cui è necessario collaborare con le istituzioni affinché prevalgano dei messaggi di buon senso e di vera educazione nutrizionale, scevra da preconcetti o da impostazioni ideologiche.
Da questo punto di vista sembra che una certa sensibilità sia mutata negli ultimi mesi, almeno dalla Regione Lombardia, ed in particolare dall’assessore all’agricoltura Alessandro Beduschi che si è impegnato molto a difesa delle produzioni territoriali agricole legate ai nostri territori e tradizioni. Ora stiamo a vedere gli sviluppi, sempre offrendo la nostra collaborazione.
Infine, la questione della genetica, che in Italia, almeno nel nostro comparto da tempo lascia a desiderare nonostante i cospicui aiuti economici di cui ha beneficiato nel corso degli ultimi anni. Per questa ragione e per valorizzare in nostro patrimonio bovino abbiamo fornito il nostro contributo con la partecipazione attiva alla costituzione della nuova associazione di razza dei bovini da carne: C.R.I.Bo.C.
I più letti
Via Federico Confalonieri, n.38
20124 Milano (Mi)
Tel.: +39 02 78612751
Fax: +39 02 36568610
Email: segreteria@confagricolturalombardia.it
Pec: postacert@pec.confagricolturalombardia.it
C.F. 80102910157 - P.IVA 08449900961