Cerca

Comunicato Milano Lodi Monza Brianza

Il punto sulla PSA con Rudy Milani Presidente nazionale Suinicoltori di Confagricoltura

Il Presidente della Federazione Nazionale Suinicoltori di Confagricoltura Rudy Milani è stato ospite nei giorni scorsi a Lodi, nella sede di Confagricoltura Milano Lodi Monza Brianza.

Il punto sulla PSA con Rudy Milani Presidente nazionale Suinicoltori di Confagricoltura

COMUNICATO STAMPA CONFAGRICOLTURA MILANO LODI MONZA BRIANZA

(Lodi, 24 maggio 2024) - Il Presidente della Federazione Nazionale Suinicoltori di Confagricoltura Rudy Milani è stato ospite nei giorni scorsi a Lodi, nella sede di Confagricoltura Milano Lodi Monza Brianza.

Durante l’incontro con gli allevatori del territorio, Milani ha analizzato lo stato di avanzamento della Peste suina africana e le misure adottate per contenere l'emergenza.

Il  Regolamento di Esecuzione (UE) 2024/1454 della Commissione, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale Europea il 17 maggio 2024, aggiorna l’elenco dei comuni collocati in “zona 1”(senza PSA, ma considerata a rischio perché in continuità con aree infette) in cui viene applicato il primo livello di misure di restrizione che riguardano modalità di detenzione, gestione e movimentazione dei suini allevati e dei prodotti derivati, per frenare la diffusione della malattia:

 

In provincia di Lodi i territori interessati sono quelli di Valera Fratta, Borgo San Giovanni, Lodi Vecchio, Pieve Fissiraga, Casaletto Lodigiano, Borghetto Lodigiano, Castiraga Vidardo, Sant'Angelo Lodigiano, Villanova del Sillaro, Graffignana, Marudo, Salerano sul Lambro, Caselle Lurani, Orio Litta, Senna Lodigiana, San Rocco al Porto, Somaglia, Ospedaletto Lodigiano, Guardamiglio, Corno Giovine, Santo Stefano Lodigiano, Caselle Landi.

Nella provincia di Milano rientrano in “zona 1” San Colombano al Lambro, Gudo Visconti, Albairate, Rosate, Vermezzo con Zelo, Basiglio, Binasco, Gaggiano, Lacchiarella, Noviglio, Pieve Emanuele, Rozzano, Zibido San Giacomo, Robecco sul Naviglio, Cassinetta di Lugagnano, Buccinasco, Assago, Trezzano sul Naviglio, Opera, Locate di Triulzi, Carpiano.

 

«I provvedimenti restrittivi sono necessari per preservare il principio di regionalizzazione, che permette all'Europa di continuare a esportare dalle zone non colpite dalla PSA, in funzione degli accordi bilaterali stretti con i vari partner commerciale internazionale», ha spiegato Milani.

Le implicazioni più pesanti al momento sussistono nei rapporti con il mercato statunitense, gli stabilimenti italiani, infatti, possono continuare a esportare oltreoceano solo i prodotti stagionati per oltre 400 giorni o cotti, diversamente l’export viene bloccato.

«La malattia avanza in Lombardia a macchia d’olio, lentamente, ma inesorabilmente» - ha proseguito Milani. «Arrestarla è fuori discussione, ma possiamo e dobbiamo rallentarla. Dobbiamo un ringraziamento a Regione Lombardia per le iniziative finora intraprese per la gestione dell’epidemia che sono state molto apprezzate dall’Unione Europea, penso, alla rendicontazione delle carcasse di cinghiali ritrovate e agli abbattimenti massicci disposti nell’Oltrepò pavese e in tutta la Regione. Questo genere di interventi, insieme ala costruzione della doppia barriera per il contenimento dei cinghiali lungo l'autostrada A1 sono la nostra arma più efficace contro l'espansione della PSA».

 

Sul piano dei ristori, Milani chiarisce: «Il decreto che indennizza i danni indiretti subiti dagli allevatori fino al 30 novembre presenta alcune criticità che auspichiamo vengano risolte. Accogliamo, invece, con favore quanto disposto dal recente Decreto Agricoltura, ovvero la sospensione di 12 mesi, per la quota capitale, del pagamento delle rate dei mutui e degli altri finanziamenti a rimborso rateale. Il Governo - ha aggiunto - è inoltre alla ricerca di fondi per consentire la compensazione dei danni indiretti causati dalla PSA, che si sono verificati dopo il 30 novembre, legati ad esempio all’impossibilità di commercializzare o alle vendite sotto costo di produzione».

Il Presidente ha concluso la sua analisi sottolineando l'importanza di dare agli imprenditori notizie certe: «In questo momento vanno scongiurate scelte commerciali o creditizie rischiose e l’unico modo è dare un’informazione chiara e realistica degli scenari aperti dall’epidemia perché le aziende siano consapevoli e preparate a qualsiasi eventualità».

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Confagricoltura

Caratteri rimanenti: 400