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Ambiente e territorio
04.10.2023 - 10:06
Marcello Ventura, consigliere cremonese di Regione Lombardia, ha presentato una mozione al Consiglio regionale lombardo, per la bacinizzazione del Po. Mozione che è stata approvata.
Riccardo Crotti, presidente di Confagricoltura Lombardia, ha accolto con estremo interesse la mozione sulla bacinizzazione del fiume Po, presentata dal consigliere regionale Marcello Ventura e approvata dal Consiglio regionale lombardo. “E’ una risposta intelligente alla sciagurata proposta di rinaturalizzazione del bacino del grande fiume. Con la bacinizzazione sarà possibile avere un maggiore controllo del flusso e deflusso delle acque, migliorare la rete irrigua con una distribuzione più efficiente delle acque e gestire per il meglio il trasporto fluviale. In poche parole, un beneficio per ambiente, agricoltura e trasporti”.
Marcello Ventura nel commentare la sua mozione ritiene che: "I fondi del PNRR siano un’occasione senza precedenti per la realizzazione di un progetto con cui rendere il grande fiume ancora più importante e centrale per lo sviluppo agricolo e turistico. Per le province come Cremona, e ovviamente non solo, si tratta di una di quelle opportunità in grado di trasformare virtuosamente un intero territorio”.
La mozione si conclude chiedendo alla Regione di avviare le consultazioni con AIPO e le amministrazioni interessate per promuovere l’attivazione di un tavolo di confronto che vada a integrarsi con le opere già previste dal PNRR per la rinaturazione e la bacinizzazione del Fiume Po, nonché a reperire i fondi necessari alla realizzazione del medesimo.
Nello scorso luglio il parlamento lombardo aveva approvato lo schema di convenzione con AIPO per la realizzazione del programma di interventi al sistema idroviario padano-veneto, forte anche del fatto che il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) prevede un finanziamento di 357 milioni di euro per la rinaturazione lungo tutta l'area del fiume PO, dove gli interventi previsti mirano in particolare a riattivare i processi naturali e a favorire il recupero della biodiversità, garantendo il ripristino del fiume ed un uso più efficiente e sostenibile delle risorse idriche.
La bacinizzazione, allo studio da decenni, è in sintesi un intervento che ipotizza la realizzazione di sbarramenti propedeutici ad innalzare le quote dell’alveo del fiume al fine di ottenere i fondali adeguati alla moderna navigazione turistica e commerciale, per garantire l’afflusso d’acqua necessario alle aziende agricole, agroalimentari e prevedendo l’utilizzo plurimo delle acque stesse, con la realizzazione di centrali idroelettriche, regolando il fiume, per consentire una gestione integrata delle risorse idriche del Fiume Po e dei suoi affluenti.
A Cremona è presente il porto fluviale interno più antico, oggetto del varo di una Zona Logistica Speciale (ZLS), dove sono insediate diverse aziende: il tutto legato a un progetto per la rottura del carico ferro-gomma e rendendo così navigabile e maggiormente fruibile il tratto Cremona- Mantova e fino al mare Adriatico. La bacinizzazione può insomma favorire l'adozione di pratiche agricole sostenibili, come l'irrigazione controllata, il risparmio idrico e la gestione consapevole delle risorse idriche. Ciò permette di conciliare le esigenze dell'agricoltura e dell’industria agroalimentare con la conservazione del fiume e dell'ambiente circostante. La bacinizzazione prevede anche la realizzazione di infrastrutture idrauliche e interventi di controllo delle piene al fine di ridurre il rischio di alluvioni e capaci di trattenere l’acqua piovana in eccesso, che può essere riversata nel fiume nel caso in cui vi fossero successivi periodi siccitosi, evitando così gravi danni economici ai territori, si pensi ai quattrocento milioni di euro di danni causati dalla siccità del 2022 al solo settore agricolo.
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