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emergenza PSA
08.09.2023 - 12:50
Delimitazione delle aree di protezione e sorveglianza contro la Psa predisposte da Regione Lombardia
Aggiornamento sulla evoluzione della diffusione della Peste suina africana in Lombardia: i focolai individuati sono arrivati a sei, tutti in provincia di Pavia. Si moltiplicano le iniziative ad ogni livello per cercare di limitarne la ulteriore diffusione che potrebbe essere devastante per una Regione come la Lombardia dove si alleva circa il 50% del patrimonio suinicolo nazionale.
Intanto l’ordinanza di Regione Lombardia istituisce le Zone di Protezione e di Sorveglianza (foto). Si tratta di tutta la provincia di Pavia e 4 comuni della provincia di Alessandria. Nella zona di protezione non è possibile la movimentazione di nessun suino; nella zona di sorveglianza si possono muovere gli animali sia in uscita che in entrata a patto che sia dalla zona di partenza che in quella di arrivo siano previste misure di biosicurezza rafforzata, che prevedono, oltre alle norme di base, anche il prelievo e l’analisi della milza. Tuttavia, è importante sapere che per entrambe le zone, la carne derivante da tutti gli animali che vanno al macello deve essere trattata termicamente, quindi con forti limitazioni.
Si ricorda che le norme minime di biosicurezza riguardano tre aspetti fondamentali: la realizzazione di una piazzola di disinfezione all'ingresso della zona pulita con impianto fisso (qui il link con le procedure); la realizzazione di una zona filtro per separare fisicamente la zona pulita da quella sporca ed infine la costituzione di una barriera fisica per impedire la movimentazione incontrollata di mezzi e persone.
Queste misure, previste dall’ Ordinanza di Regione Lombardia del 5 settembre saranno mantenute fino al 18 novembre 2023, fatte salve eventuali modifiche e proroghe dettate dall’evoluzione dell’epidemia.
Contestualmente all’ Ordinanza di Regione Lombardia è stata emanata una circolare congiunta Ministero-Commissario PSA, diffusa a tutto il settore con cui si dettano le condizioni per la movimentazione dei suini dagli allevamenti delle regioni con zone di restrizione per Psa nonché da quelle dove, in esito ai rintracci, si confermi la movimentazione di partite di animali "in qualche modo collegate ai focolai".
La circolare specifica le condizioni per la movimentazione dei soggetti che sarà possibile solo al verificarsi di determinate condizioni. Fatti salvi gli specifici divieti previsti nelle zone di protezione, di sorveglianza e di restrizione- dall'emanazione della circolare fino al 15 settembre- le movimentazioni dei suini (sia da vita che da macello) dagli allevamenti possono avvenire solo a seguito dell’esito favorevole di un controllo ufficiale eseguito dall’autorità competente locale. Questo controllo dovrà comprendere:
-la visita clinica, eseguita nelle 24 ore precedenti il primo carico e ripetuta ogni 72 ore;
-la verifica dell’andamento della mortalità, in particolare nelle 24 ore precedenti il primo carico e ripetuta nelle 72 ore.
Altre iniziative adottate, o in corso di adozione, riguardano i provvedimenti relativi ai piani di abbattimento dei cinghiali nelle zone a forte vocazione zootecnica, tipicamente la pianura lombarda. I depopolamenti preventivi nelle zone di restrizione saranno disposti con apposita Ordinanza di ATS Pavia, su autorizzazione Regionale, previo parere del Ministero della Salute e del Commissario Straordinario, ed effettuati con le modalità più opportune e in base ad una analisi del rischio in funzione del contesto epidemiologico e delle modalità di allevamento.
Sullo spostamento degli animali, per cercare di agevolare gli allevatori in questa difficile fase, sembra che sia possibile la modifica del trasportatore e delle targhe dei mezzi senza che questo implichi la rivalidazione del modello 4 da parte dell’ATS competente per territorio.
Si segnala infine, a sottolineare la gravità del problema, che è stata rinvenuta in Svezia la carcassa di un cinghiale positiva alla peste suina africana. E' la prima volta nel Paese finora considerato epidemiologicamente meno esposto.
Per una visione più generale della situazione è possibile consultare la circolare congiunta del Ministero della Sanità e del Commissario Straordinario all'emergenza Psa, Vincenzo Caputo, cliccando QUI
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