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Cereali
10.08.2023 - 16:18
In aumento le superficie coltivate a grano
Ismea ha pubblicato un completo report relativo alla situazione e alle tendenze del grano tenero nel nostro paese. Ne riportiamo una sintesi estratta dallo stesso sito Ismea.
Contesto generale. Dopo la fiammata del mercato delle commodity agricole ed energetiche con cui ha raggiunto il culmine nella prima metà del 2022, i prezzi si sono mantenuti elevati per gran parte dell'anno, per poi invertire la tendenza a partire dal 2023. Nei primi sei mesi del corrente anno, infatti, si sono registrate flessioni tendenziali dei prezzi, sia agricoli sia energetici. Il recente andamento del mercato mostra segnali di tensione, risentendo del mancato rinnovo dell'accordo raggiunto tra Ucraina e Russia per sbloccare i porti ucraini del Mar Nero e delle prime indicazioni circa il peggioramento dei fondamentali.
Situazione produttiva in Italia. I dati recentemente diffusi dall'Istat indicano una crescita delle superfici (+11,6%) e dei raccolti (+10,6% a 3 mln/t). Si tratta tuttavia di dati provvisori e suscettibili di revisioni ulteriori nei prossimi mesi. Allo stesso tempo, diversi operatori del settore esprimono preoccupazioni sul profilo qualitativo della granella peggiorato dalle piogge di maggio e inizio giugno; se tali preoccupazioni fossero confermate, larga parte della produzione potrebbe risultare merceologicamente declassata.
Andamento dei prezzi. La campagna 2022/23 si è conclusa con il raggiungimento di prezzi ancora in crescita, dopo quelli record dell'annata precedente. Le prime quotazioni di luglio 2023, che corrisponde all'avvio della nuova campagna di commercializzazione, evidenziano una rivalutazione settimanale, risentendo verosimilmente della recente situazione del Mar Nero e del peggioramento dei fondamentali.
Commercio estero. Nel 2022, si è registrato un netto peggioramento del deficit strutturale della bilancia commerciale del frumento tenero, in conseguenza della crescita dei volumi importati ma soprattutto della consistente rivalutazione dei prezzi medi all'import. Al contrario, è migliorato il surplus commerciale dei prodotti da forno in ragione dell'incremento dei quantitativi esportati e dei valori medi all'export. Medesima dinamica si registra nei primi quattro mesi dell'anno in corso
Acquisti domestici. Dopo la flessione degli acquisti domestici di pane sfuso registrata nel 2020 per gli effetti della crisi pandemica che aveva incrementato i consumi dei prodotti sostitutivi e delle farine per la panificazione casalinga, dal 2021 ai primi sei mesi del 2023 si è osservato il recupero dei volumi di pane sfuso acquistati, nonostante l'incremento dei prezzi unitari di vendita. Ciò conferma che in un contesto di crisi economica generalizzata i consumi si spostano sempre più verso i prodotti più semplici e di base per l'alimentazione.
Prospettive. Fermo restando che l'Italia è strutturalmente deficitaria di frumento tenero e importa circa il 60% del proprio fabbisogno, lo scarso livello qualitativo che si prefigura per i raccolti nazionali nel 2023 potrebbe determinare una spinta aggiuntiva all'import.
Grano duro. Analogo rapporto viene destinato da Ismea al grano duro, prodotto meno interessante per il nord Italia ma che comunque negli ultimi anni ha recuperato superfici.
Per il grano duro, secondo Ismea, i raccolti dovrebbero aumentare nel 2023 in ragione soprattutto della crescita delle superfici, visto che gli elevati prezzi dello scorso autunno, nonostante l'incremento dei costi, hanno reso più interessante questa coltivazione. Sussistono però serie problematiche di ordine qualitativo in ragione delle piogge di maggio e metà giugno che hanno ridotto il peso ettolitrico della granella e anche il contenuto proteico.
Sul fronte dei prezzi la campagna 2022/23 si è conclusa con il mantenimento di prezzi molto elevati (in media 421,00 euro/t), ma più contenuti rispetto al valore medio di quasi 500 euro/t dell'annata precedente. A luglio 2023, che corrisponde all'avvio della campagna 2023/24, si registra una ripresa dei prezzi che risentono delle prime stime al ribasso dei raccolti e della conseguente riduzione delle scorte a livello mondiale.
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