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Agricoltura di precisione
14.04.2023 - 12:54
agricoltura precisione
Zero, Dieci, Cento: è intorno a questi tre numeri di forte valore simbolico che ruota la storia di Combi Mais, l’innovativo protocollo per la coltivazione del mais messo a punto da Mario Vigo (storico esponente di Confagricoltura Milano, Lodi e Monza Brianza) e dalla sua squadra ben dieci anni fa, che si conferma pronto a raccogliere le sfide imposte dalla complessità del settore agricolo contemporaneo, dovute soprattutto al gravissimo fenomeno della siccità nel Nord Italia. Dieci anni di attività con importanti traguardi, a partire dal 2015, quando il progetto è stato ufficialmente presentato all’Expo di Milano con una conferenza stampa che sanciva ‘L’importanza del mais nella filiera agroalimentare e la sua evoluzione’; e ancora nel 2019, con la vittoria del Premio Nazionale di Confagricoltura per le imprese agricole innovative.
In questo anniversario significativo, che segna anche il centenario dell’Azienda Agricola Folli capitanata da Mario e Andrea Vigo, Combi Mais rinnova l’impegno verso un nuovo inizio dopo i successi che hanno velocemente proiettato la squadra verso l’agricoltura di precisione; e lo fa con l’edizione 2023 di Combi Mais Zero. A Milano è stato infatti presentato il progetto ‘Combi Mais 10.0’; l’obiettivo resta quello di trovare soluzioni per una coltivazione sempre più sostenibile, che garantisce il risparmio di acqua e di emissioni e punta a proteggere la qualità di una materia prima fondamentale per le produzioni Dop lombarde ed italiane.
Il progetto vede la partecipazione di partner importanti, leader negli ambiti della ricerca in agricoltura, nel settore delle macchine ed attrezzature per la lavorazione nei campi, nella ricerca sugli ibridi di mais e nelle soluzioni innovative finalizzate all’irrigazione ed alle lavorazioni di precisione. Il coordinamento agronomico è affidato a Leonardo Bertolani, mentre tutti gli step dell’attività fanno capo alla regia del Dipartimento di agronomia dell’Università di Torino, guidato da Amedeo Reyneri.
Zero – dunque – come le emissioni di CO2, grazie ad un protocollo che prevede un bilancio di crediti di carbonio altamente positivo; zero anche come le micotossine, perseguendo l’obiettivo di ottenere qualità e redditività nella produzione: Combi Mais si conferma la risposta concreta per produrre con una profittabilità migliore degli standard ottimizzando le risorse, in ambito feed e food. Sfida resa ancora più complessa dalle criticità di una crisi senza precedenti, che rende la produzione del mais particolarmente difficoltosa, a causa del cambiamento climatico e della siccità.
Combi Mais risponde alle nuove esigenze del mondo agricolo con il supporto del ‘precision farming’, apportando grandi innovazioni in termini di acqua, nutrizione e genetica, sempre in conformità con le linee guida della Pac. E quest’anno il team si rafforza con alcuni nuovi ingressi, all’insegna di un approccio multidisciplinare che mette in campo partner qualificati e leader in innovazione nel proprio settore. Tra questi, entra in squadra xFarm Technologies, tech company che punta alla digitalizzazione del mondo agroalimentare, fornendo strumenti innovativi che possono affiancare gli imprenditori e le filiere nella gestione delle loro aziende.
«Il cambi amento climatico, ormai diventato una consuetudine, impone un Combi Mais ancora più forte nel campo della ricerca e dell’innovazione», commenta Mario Vigo, presidente di Innovagri e ideatore di Combi Mais. «L’obiettivo è quello di rispondere alla richiesta di produzione, qualità e sostenibilità per il sistema agricolo del nostro Paese».
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