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17.04.2019 - 17:32
“Dopo un 2018 pessimo occorre recuperare redditività a tutta la filiera del pomodoro ed in particolare agli agricoltori che coltivano il pomodoro”. In piena trattative per il rinnovo del prezzo interprofessionale è questo il messaggio emerso dal convegno organizzato da Libera Associazione Agricoltori Cremonesi e CremonaFiere nel primo degli incontri del ciclo “AgricUltura.Cr.Ue” che si terranno tra gennaio e febbraio. L’Italia è il secondo produttore mondiale ed il primo europeo di pomodoro con una grande tradizione ed una filiera orientata a prodotti di grande pregio e qualità. Vi sono due areali produttivi: uno al sud ed uno al nord, in Pianura padana tra le provincie di Parma, Piacenza e Cremona con lo sviluppo di numerose industrie di trasformazione. Ma da qualche anno quello che veniva chiamato “Oro rosso” non è più tale e questo nonostante si tratti di una delle filiere più strutturate a livello interprofessionale. “L’attuale situazione di crisi, ha detto Fabrizio Marzano, presidente della Federazione nazionale del pomodoro da industria di Confagricoltura, richiede una profonda riflessione sul settore, sugli indirizzi di politica economica e sul ruolo delle organizzazioni di prodotto nel darvi pratica attuazione a partire dalla programmazione produttiva affinché il pomodoro da industria, con la sua vasta gamma di prodotti derivati, possa continuare a rappresentare una eccellenza della tradizione agroalimentare italiana. La filiera ne deve essere consapevole ed il reddito che ne deriva equamente distribuito.
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