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Cerealicoltura

L'associazione dei maiscoltori invitata in Francia a visitare la filiera per la produzione di mais da seme

Un bell'esempio di filiera integrata: agricoltori, cooperative, sindacati e società private per obiettivi comuni

L'associazione dei maiscoltori invitata in Francia a visitare la filiera per la produzione di mais da seme

Raccolta del mais con una mietitrebbia per la raccolta del mais da seme

Una delegazione di AMI, l’Associazione dei Maiscoltori Italiani, ha preso parte ad un viaggio di studio in Francia sulla filiera del mais e del sorgo da seme organizzato dalla Federazione Nazionale Produttori di Sementi di Mais e Sorgo francese che di fatto è il primo produttore ed esportatore europeo di sementi selezionate. L’obiettivo era di fare conoscere al meglio ed in tutti dettagli organizzativi e tecnici la complessa filiera che sovraintende al miglioramento genetico che comprende ricerca, selezione, moltiplicazione e diffusione commerciale delle sementi selezionate, segnatamente del mais e del sorgo. Oltre alla delegazione italiana erano presenti tecnici e agricoltori provenienti da Spagna, Bulgaria, Romania e naturalmente Francia. Nel corso degli intensi programmi di visita si sono avuti incontri con i responsabili organizzativi della Federazione dei produttori, Centri di ricerca e selezione, Istituti per la ricerca applicata e l’assistenza tecnica agli agricoltori, Cooperative di agricoltori per la produzione e la commercializzazione del seme selezionato e, naturalmente, agricoltori che partecipano attivamente, anche con il loro sindacato, ai programmi di moltiplicazione e produzione delle sementi.

Valerie Brochet, direttrice della FNPMSM, ha introdotto il tema con numeri e valutazioni che rivelano il ruolo degli agricoltori, delle loro cooperative, del loro sindacato e di compagnie private in questa filiera che su tutta la Francia coinvolge 25 strutture locali che si dedicano alla parte agricola e 3.300 agricoltori.

Obiettivi della Federazione: offrire competenze tecnico ed economiche per la produzione ed il mercato del sorgo e del mais. Con i loro tecnici ispezionano le colture, verificano che le produzioni siano fatte nel rispetto dei disciplinari ed eseguono analisi di laboratorio per il controllo della qualità delle sementi e del loro potere riproduttivo. 

La Federazione ha lanciato un vasto programma di produzione europea con l’obiettivo di promuovere lo sviluppo del mais e del sorgo in sette paesi dell’Unione europea: Francia, Spagna, Italia, Germania, Polonia, Romania e Bulgaria. Promozione che si avvale di un robusto finanziamento da parte dell’Unione europea di due milioni di euro fino al 2026 che consente di perseguire diversi obiettivi: sito internet, social network, articoli scientifici e di divulgazione, presenze in fiere ed organizzazione di eventi tecnici per diffondere una maggiore conoscenza della qualità delle produzioni.

La storia della produzione maidicola francese è relativamente recente, risale agli anni ’50, periodo che rappresenta comunque l’inizio dei grandi progressi della selezione sementiera su larga scala. Gli agricoltori-moltiplicatori sono distribuiti in cinque aree geografiche dell’intero paese: condizioni ottimali per questioni pedo-climatiche e stabilità geopolitica. La filiera si avvale di un quadro normativo piuttosto solido che garantisce la tracciabilità di tutto il percorso produttivo agli acquirenti e che garantisce agli agricoltori il necessario isolamento e protezione per garantire la perfetta ibridazione.

Oggi gli ettari coltivati a mais da seme sono 80.400 di cui il 66% nel Sud Ovest e vengono prodotte molte varietà di sementi che vengono lavorate nelle strutture dell’organizzazione e destinate principalmente al mercato europeo, vale a dire il 60%, Italia e Germania soprattutto. In media un ettaro di seme moltiplicato consente di seminare mais su 120 ettari di mais commerciale.  Il controvalore commerciale della produzione francese di mais da seme è stimato in circa 60 milioni di euro.

Un bell’esempio di una produzione di filiera compatta che alimenta la produzione maidicola di buona parte dell’Europa.

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