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Emergenza Psa
29.08.2024 - 20:26
Indicazione delle zone di protezione e salvaguardia
Psa, la situazione continua a peggiorare, ogni giorno emergono nuovo focolai e continuano gli sforzi di Confagricoltura per diffondere informazioni e fornire suggerimenti, qualche girono fa a Cremona, oggi a Mantova e domani sarà la volta di Brescia. Nonostante il suggerimento del commissario straordinario alla Psa, Giovanni Filippini di evitare incontri tra allevatori per minimizzare i rischi. Ma il covid ci ha insegnato a utilizzare le tecnologie: gli incontri si tengono on line. Intanto, proprio nel corso dell'incontro è stato diramato il testo della nuova ordinanza dello stesso commissario che pubblichiamo sul nostro sito.
Così Rudy Milani da Mantova, alla presenza di un centinaio di allevatori collegati e alla presenza dell’assessore all’agricoltura lombarda, Alessandro Beduschi, e del presidente di sezione provinciale Ferdinando Zampolli, ha riassunto con molta efficacia la situazione attuale della diffusione del virus che ormai è giunto a pochi chilometri dalle aree di maggiore diffusione dell’allevamento suinicolo in Italia.
“La fauna selvatica, ha detto Milani, è fuori controllo da tempo e adesso i nodi arrivano al pettine. Se l’infezione si diffonde nelle tre provincie lombarde più vocate o a Cuneo è un disastro per la suinicoltura del nostro paese. Oggi in Lombardia ci sono 620mila maiali in zone di restrizione, in zona 3 sono 350mila. Il 55% delle aziende di Confagricoltura della provincia di Pavia ha chiuso nel corso dell’ultimo anno”. Questo è un piccolo spaccato di quello che potrebbe accadere in scala più ampia.
Rivolto all’assessore Beduschi: “Abbiamo bisogno di un cambio di passo, una delle filiere portanti dell’economia del paese che vale dai 20 ai 30 miliardi di euro l’anno non può essere mandata al fallimento solo perché si cerca di difendere la fauna selvatica. Occorre agire con determinazione e tempestività; occorrono per le aziende colpite ristori più veloci ed adeguati. Aziende che hanno mutui in corso, se si ferma la produzione non sono più in gradi di pagarli: come fanno? Non solo, se si chiede la moratoria si entra tra i cattivi pagatori e quindi si creano problemi per il futuro dell’azienda. Poi c’è il problema del blocco delle movimentazioni; i suini nascono e le aziende vanno in sovrannumero, dunque, anche qui bisogna abbattere e indennizzare. Infine il problema della speculazione da parte di alcuni macelli sulle carni di suini provenienti dalle zone di restrizione”.
Non si è sottratto alle sollecitazioni Alessandro Beduschi sottolineando l’impegno e la responsabilità con cui Regione Lombardia ha affrontato il problema, a partire dal depopolamento dei cinghiali; almeno 50mila negli ultimi mesi. Sul tema dei cinghiali Beduschi è stato netto: “C’è stato il problema del coordinamento delle attività con le altre regioni limitrofe. Oggi, siamo al terzo commissario con cui siamo in stretto contatto; si deve operare in modo omogeneo, con una ottica federale e non regionale. Occorre lavorare sul contenimento dei cinghiali, ad esempio Cremona ha fatto poco e male. Puntiamo su ordinanze presidenziali che consentono di cacciare i cinghiali con continuità”.
“Ora occorre cambiare marcia, ha proseguito Beduschi. La malattia è molto cattiva e tenace, persiste per mesi e anni. Come Regione abbiamo stanziato otto milioni di euro in un anno per la biosicurezza. Oltre ai troppi cinghiali nelle campagne ci sono stati anche gravi disattenzioni nella filiera. In almeno 4-5 casi ci sono state responsabilità umane importanti”.
Si confida molto nel nuovo commissario che ha già affrontato la Psa in Sardegna ed è riuscito a debellarla dopo oltre 30 anni.
Oggi è uscita un’ordinanza che, tra le altre misure, prevede il depopolamento dei suini nelle zone più colpite dalla Psa, misura dolorosa ma indispensabile. Si toglie il lavoro alle persone e quindi occorre poi intervenire anche dal punto di vista sociale, ed economico.
“A questo riguardo, ha detto Beduschi, siamo in una fase di definizione della finanziaria e ho già posto il problema a livello nazionale. In questi mesi abbiamo già speso 30 milioni di euro. Una delle azioni da introdurre sarà la cinturazione della rete autostradale. Poi ricorrere agli abbattimenti prevedendo ristori adeguati a anche per attrezzare macelli dedicati che potranno evitare fenomeni speculativi. Sulla biosicurezza si è già fatto tanto ma occorre insistere così come sulla responsabilità e qualità degli allevatori”. Infine Beduschi si è impegnato a fornire aggiornamenti formali, di concerto con il commissario almeno ogni due settimane.
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