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Economico sindacale
18.07.2025 - 08:06
Giansanti e Boselli, la proposta della nuova Pac contro gli agricoltori europei
“Non siamo per nulla d’accordo con la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen: l’agricoltura non sarà rafforzata se con il prossimo bilancio si taglia di 86 miliardi il budget relativo ai pagamenti diretti agli agricoltori. I 300 miliardi annunciati, rispetto ai 386 del periodo 2021/2027, non sono sufficienti ad affrontare le emergenze e le sfide che il settore primario europeo sta vivendo”. E’ il commento del presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, alla proposta della prossima programmazione economica e finanziaria della Ue nel periodo 2028/2034.
“Non posso che condividere il pensiero di Giansanti, aggiunge Antonio Boselli, presidente di Confagricoltura Lombardia, il timore di questi tagli era nell’aria nonostante le indicazioni che avevamo espresso a più riprese alla Commissione. Ma oltre al taglio del budget all’agricoltura la nostra grande preoccupazione riguarda l’accorpamento delle risorse destinate al settore primario con le misure sulla a coesione, confluite in un fondo unico e il fatto che queste non saranno più gestite dalle regioni ma a livello nazionale. L’evidenza della criticità della proposta della presidenza von der Leyen che va nella direzione sbagliata sta nella risposta unita e compatta da parte della maggior parte delle organizzazioni europee di agricoltori e delle loro cooperative rappresentate in Copa – Cogeca”.
“Quanto presentato, riprende Giansanti, dimostra che la Commissione non è attenta al mondo dell’agricoltura, e non investire in agricoltura significa mettere in difficoltà le nostre produzioni e i cittadini, che non potranno più acquistare prodotti alimentari sicuri e di qualità”.
“Siamo di fronte a una vera e propria dichiarazione di guerra, ne prendiamo atto. – aggiunge Giansanti - Le parole di von der Leyen sul ruolo strategico del settore primario pronunciate in campagna elettorale stridono con quanto affermato oggi: la presidente sosteneva di essere un punto di riferimento per gli agricoltori, ma non è così”.
“Gli agricoltori presenti in piazza a Bruxelles eravamo ben oltre quanto preventivato. Siamo sicuri che a settembre saremo molti di più per difendere le imprese agricole, la sicurezza alimentare e il futuro del settore primario”.
“L’agricoltura da oltre 60 anni è alla base dell’Europa: oggi von der Leyen la smantella per qualche arma in più. Stiamo rischiando di dire basta a una visione comune: è l’inizio del processo di smantellamento dell’Ue. La presidente si sta prendendo una responsabilità incredibile”. Conclude il presidente di Confagricoltura.
Lo stesso Copa-Cogeca in un comunicato prende le distanze dalla proposta della presidenza von der Leyen: “Ci siamo mobilitati per diversi mesi, mettendo in guardia contro un approccio puramente contabile e contro l'incoerenza politica che deriverebbe dallo scioglimento della PAC in un "Fondo unico". Considerate le enormi sfide che l'agricoltura si trova ad affrontare, come Copa-Cogeca abbiamo invece chiesto un bilancio consolidato, adeguato all'inflazione, e una PAC che garantisca la prevedibilità e il buon funzionamento del mercato unico.
Mentre la Commissione parlava pubblicamente di coinvolgimento delle parti interessate, dialogo inclusivo e ascolto delle comunità agricole, ora abbiamo la prova inconfutabile che la Presidente von der Leyen stava, in realtà, preparando da mesi dietro le quinte un approccio radicale, unilaterale e cinico verso l'agricoltura dell'UE e al suo bilancio. Allo stesso modo, i voti e le posizioni del Parlamento europeo e del Consiglio europeo sono stati completamente ignorati nella proposta presentata oggi. Il risultato è un approccio inaccettabile per le organizzazioni agricole europee”.
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