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FERTILIZZANTI

Urea, il divieto di utilizzo slitta al 2028

Boselli: «Merito del lavoro sindacale di Confagricoltura»

Urea, il divieto di utilizzo slitta al 2028

Arrivano buone notizie sul fronte dei fertilizzanti in agricoltura: il divieto di utilizzo dell’urea, che originariamente doveva entrare in vigore a partire dal 1° gennaio 2027, è stato ufficialmente posticipato al 1° gennaio 2028, come indicato nell’ultima stesura del “Piano d’azione per il miglioramento della qualità dell’aria”.

«Una buona notizia – commenta Antonio Boselli, presidente di Confagricoltura Lombardia – frutto del grande lavoro sindacale che la nostra Organizzazione, a tutti i livelli, ha messo in campo fin da subito contro una norma che presentava, e presenta tuttora, tempi e modi sbagliati».

Sì perché se da un lato Confagricoltura Lombardia sostiene che «fare tutto il possibile per migliorare la qualità dell’aria e rendere l’agricoltura sempre più green è uno dei nostri obiettivi», dall’altro è chiaro che «i tempi sono troppo stretti e non abbiamo alternative valide. Per l’agricoltura lombarda sarebbe una complicazione molto grave, perché allo stato attuale delle cose l’urea è un fertilizzante indispensabile. Non è possibile riorganizzare la filiera in così poco tempo».

Ben venga lo slittamento dunque, ma le critiche a questa misura non cambiano: «La bozza del Piano cita possibili compensazioni economiche – conclude Boselli – ma senza entrare nel dettaglio. Chiediamo, quindi, di aprire un dialogo sui tempi e sugli incentivi per arrivare gradualmente al divieto dell’urea davvero pronti e senza gravi danni alle imprese agricole».

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