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Tecnico Economico

L' Accademia dei Georgofili, Siga e Unasa a favore delle Tea

Sollecito alla politica per uscire dall'impasse. Richiesto un tavolo permanente

Accademia dei Georgofili

Sottoscritto un documento a sostegno della ricerca e delle Tea

Sulla necessità di un cambio di passo nella ricerca applicata in agricoltura ed in particolare sui progressi che questa può compiere sulla genetica agraria si sono espressi chiaramente, e non è la prima volta, anche alcune tra le più prestigiose istituzioni del nostro paese che si occupano di agricoltura, tutela ambientale e sicurezza alimentare.

A conclusione del Convegno del 19 febbraio scorso tenutosi a Firenze nella prestigiosa sede dei Georgofili su “TEA: attualità e futuro. Prime sperimentazioni italiane”, organizzato dall'Accademia dei Georgofili in collaborazione con la SIGA (Società Italiana di Genetica Agraria) e l'UNASA (Unione Nazionale delle Scienze applicate allo sviluppo dell’Agricoltura, alla sicurezza Alimentare e alla tutela Ambientale), i presidenti delle tre istituzioni hanno firmato un documento congiunto a sostegno dell'impiego di queste nuove tecnologie in agricoltura.

Si legge nel testo: "La Comunità scientifica ha ampiamente dimostrato che con le Tecniche di Evoluzione Assistita (TEA), chiamate in Europa New Genomic Techniques (NGT), è possibile ottenere in tempi ridotti mutazioni (che potrebbero verificarsi anche in natura) mirate a indurre la resistenza agli stress biotici (parassiti) e abiotici (siccità) e a migliorare anche le componenti qualitative e nutrizionali delle piante di interesse agrario, rendendo così l’agricoltura, non solo più sostenibile ma anche più competitiva e resiliente.

Purtroppo a Bruxelles, malgrado la votazione del Parlamento europeo del 7 febbraio 2024 favorevole alla proposta del nuovo regolamento sulle TEA, il Consiglio dell’UE della passata legislatura, ha ritenuto di non portare a termine l’iter di approvazione della proposta, che è così rimasta sospesa senza giungere a regolamentare la coltivazione e la commercializzazione, unitamente agli aspetti di protezione intellettuale, legati a questa innovazione genetica".

Nel documento si fa anche riferimento al “Manifesto per la promozione delle TEA e per il sostegno al made in Italy”, sottoscritto a Verona lo scorso gennaio dai vertici delle maggiori associazioni di categoria e da quelli della comunità scientifica ed accademica, in cui si richiede la formazione di un Comitato interministeriale (Ambiente, Salute, Agricoltura) finalizzato a garantire l’approvazione della proposta di regolamento UE sulle TEA e la costituzione da parte del Ministero dell’Agricoltura e della Sovranità Alimentare di una rete di Centri di ricerca pubblica e privata con l’istituzione di un fondo destinato alla ricerca applicata alle TEA.

Viene richiesto inoltre la creazione di un tavolo permanente sulle TEA e l’attivazione di una campagna istituzionale di comunicazione. In conclusione, si legge: “Considerati sia l’eccellenza della ricerca italiana, sia i benefici per l’agricoltura, è importante creare un impegno collettivo a favore delle TEA”.

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