Cerca

Economico sindacale

Per l' Istat l' agricoltura al top, ma non è tutto oro ciò che luccica

Boselli: fotografia non realistica della Lombardia, i dati vanno letti ed interpretati

Un campo di cereali

I dati dell'Istat sull'agricoltura 2024 danno un quadro distorto della situazione reale

L’Istat ha pubblicato un report sull’andamento dell’agricoltura relativo allo scorso anno. Ne esce un quadro particolare secondo il quale è cresciuta la produzione agricola in valore ed in volume con i costi intermedi in calo. Sono state date in crescita le attività secondarie mentre rallentano i servizi agricoli. Dati che hanno trovato vasta e positiva eco sui principali media e anche alcuni commenti entusiasti di importanti esponenti politici.

La cosa che più ha colpito l’attenzione è il dato secondo il quale, in termini di valore aggiunto, l’agricoltura italiana ha conquistato nel 2024 la leadership europea (42,4 miliardi di euro, +9,0% rispetto al 2023), seguita da Spagna (39,5 miliardi di euro, +16,2%) e Francia (35,1 miliardi di euro, -7,2%), che nel 2023 deteneva il primato.

L’andamento dell’indicatore di reddito agricolo, che misura la produttività del lavoro in agricoltura, evidenzia per il 2024 un incremento positivo per l’Ue27 (+1,6%). Un andamento particolarmente positivo si osserva in Portogallo (+14,7%), Italia (+12,5%), Grecia (+11%) e Spagna (+9,2%) mentre le diminuzioni più significative si sono registrate in Romania (-16,8%), Polonia (-12,5%), Francia (-8,9%).

La graduatoria 2024 del valore della produzione a prezzi correnti conferma la Francia in prima posizione (88,4 miliardi di euro, -7,7% rispetto al 2023), seguita da Germania (75,4 miliardi di euro, -0,9%), Italia (74,6 miliardi di euro, +2,2%) e Spagna (68,4 miliardi di euro, +4,3%).

Dunque, stando a questi dati il 2024 per l’agricoltura italiana è stato un anno dalle prestazioni eccezionali.

“Ma non è cosi, spiega Antonio Boselli, presidente di Confagricoltura Lombardia, questi dati riassunti su base nazionale devono essere analizzati e disaggregati per tipologia di produzione e di conseguenza per area geografica. Le stime relative al 2024 indicano un incremento della produzione in volume per le attività secondarie non strettamente agricole del 5,2% (+2,6% in valore, in presenza di una riduzione dei prezzi del 2,5%). Il settore è stato trainato principalmente dalle attività di agriturismo e dalla produzione di energia rinnovabile. Ma si osserva anche un andamento negativo per le attività dei servizi agricoli, la cui produzione in volume si è ridotta dell’1,5%, mentre quella in valore è aumentata dell’1,0%, in conseguenza di un aumento del 2,5% dei prezzi dei servizi prodotti”.

Per quanto riguarda le coltivazioni i dati del 2024 delineano un’annata positiva per il complesso delle coltivazioni (+1,5% in volume). In aumento sono risultati i volumi prodotti di patate (+13,0%), frutta (+5,4%; in particolare, +11,5% la frutta fresca), ortaggi freschi (+3,8%) e vino (+3,5%); in forte contrazione i quantitativi prodotti di cereali (-7,1%) e olio d’oliva (-5,0%), più modesto il calo di foraggi (-2,5%). I prezzi dei prodotti delle coltivazioni hanno evidenziato un incremento medio del 2,9%. Consistenti rialzi si sono registrati per patate, olio d'oliva e vino, mentre in notevole contrazione sono stati i prezzi di cereali e foraggi.

Il comparto zootecnico ha mostrato una lieve crescita della produzione con prezzi in diminuzione.  Sostanzialmente stabile è stata l’attività nel settore zootecnico che nel 2024 ha registrato un lieve incremento dei volumi complessivamente prodotti (+0,6% rispetto all’anno precedente). In particolare, risultati positivi hanno interessato le carni bovine (+1,5% in volume) e, tra i prodotti zootecnici derivati, il latte (+1,1%) e le uova (+0,5%). Con i prezzi del comparto in flessione (-2,2%), la produzione in valore del comparto si è ridotta dell’1,6%.

“Quindi, conclude Boselli, per quanto riguarda due tra i più importanti comparti dell’agricoltura lombarda quali cereali e zootecnia, una lettura attenta delle valutazioni esposte dall’Istat sull’annata agraria 2024 in Lombardia, mostra un andamento tutt’altro che roseo. Confidiamo in un 2025 maggiormente profittevole per i nostri colleghi agricoltori e allevatori lombardi”.

 

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Confagricoltura

Caratteri rimanenti: 400