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Suinicoltura
09.08.2023 - 18:35
Da settembre in vigore le nuove norme dei disciplinari delle DOP
Con il 4 settembre è prevista l’applicazione dei nuovi disciplinari dei prosciutti di Parma e Dan Daniele, il che comporta alcune implicazioni pratiche per gli allevatori che aderiscono ai rispettivi circuiti. In particolare occorrerà prestare la massima attenzione ai pesi di consegna delle partite.
Da quel giorno non varrà più il limite dei 184 kg peso medio vivo per ogni partita. Attenzione quindi ai “grassi ex 176 kg” che hanno ottenuto la deroga a 184 kg fino al 23/12/23. Il nuovo limite è stato fissato in 168 kg di peso morto ma per la singola carcassa: ogni singola carcassa verrà pesata, come già avviene ora, ma se supera i 168 kg di peso morto verrà esclusa dalla DOP Parma e San Daniele.
Su questi temi sono state fatte diverse riunioni informative dal presidente di Sezione Nazionale, Rudy Milani, e dal suoi vice e presidente della Sezione lombarda, Davide Berta, in cui, oltre alle indicazioni sulle nuove norme, sono stati forniti dati su di un campione statistico di oltre 4 milioni di capi macellati in più macelli.
Su questi è stata riscontrata una percentuale di carcasse oltre i 168 kg pari a oltre l’8% come dato medio. Ma sono state rilevate partite anche di 130 suini con oltre 60-70 capi oltre i 168 kg, che con le nuove norme verrebbero esclusi dal circuito delle Dop Parma e San Daniele. Quindi la raccomandazione è di prestare la massima attenzione ai pesi individuali e non ai pesi medi delle partite.
Sul fronte economico riprendiamo dal sito Crefis l’andamento del comparto suino del mese di luglio, in cui i prezzi dei suini da macello sono tornati a crescere: + 5,4% rispetto al mese di giugno, così come i prezzi delle scrofe da macello. Per contro si registra un ulteriore calo i prezzi dei suini da allevamento.
Un aumento ha interessato i prezzi dei principali tagli di carne suina fresca, mentre per quanto riguarda i prodotti stagionati, sono rimaste nuovamente stabili le quotazioni dei prosciutti stagionati DOP, mentre sono ulteriormente cresciute quelle dei prodotti destinati ai circuiti tradizionali.
Per quanto riguarda le materie prime utilizzate per l’alimentazione suina, calano i prezzi del mais, mentre sono in risalita le quotazioni della soia.
In luglio la redditività degli allevatori italiani è cresciuta, su base congiunturale, per tutte le tipologie di allevamento ad eccezione del SITO 2 per il quale vi è stato un decremento. La ripresa dei prezzi dei suini da macello ed il rallentamento dei prezzi dell’alimentazione hanno favorito queste tipologie di allevatori.
L’aumento dei prezzi dei suini da macello ha portato ad un calo congiunturale (-2,3%) della redditività dei macellatori italiani, che rimane più bassa anche di quella dello scorso anno.
In luglio, la stabilità dei prezzi dei prosciutti stagionati DOP ha causato un peggioramento della reddittività degli stagionatori di prosciutti DOP, sia rispetto a giugno che allo scorso anno.
In rialzo, invece, quella degli stagionatori di prosciutti NON DOP grazie all’apprezzamento del prodotto stagionato NON DOP.
Per quanto riguarda la redditività degli allevamenti, sempre secondo il Crefis, è andata bene per gli allevamenti a ciclo chiuso rispetto al mese precedente con un più 9,5%
Mentre per gli allevatori impegnati nella fase di accrescimento il calo di prezzo fatto registrare nell’ultimo mese dai suinetti di 40 kg, unito a l’elevato prezzo pagato per l’acquisto dei suinetti di 7 kg ad inizio del ciclo produttivo, ha portato ad una riduzione della redditività rispetto a giugno (- 0,3%). Va comunque detto che il livello di redditività raggiunto è più alto del 38,9% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
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