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Si sta stabilizzando la produzione di latte nella Ue

Dal Milk Market Observatory giungono notizie relative ad una certa stabilizzazione del settore lattierio caseario europeo

Si sta stabilizzando la produzione di latte nella Ue

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Mentre sono ancora in corso tentativi da parte agricola per riattivare trattative in grado di portare ad una definizione condivisa del metodo per il calcolo del prezzo del latte per questi mesi dell’anno e per il secondo semestre 2022, dal Milk Market Observatory giungono notizie relative ad una certa stabilizzazione del settore lattierio caseario europeo.

In buona sostanza nulla di nuovo dall’Osservatorio settimanale nel merito delle tendenze delle quotazioni delle commodity lattiere comunitarie.  Nelle ultime quattro settimane, stabile il prezzo UE del burro quotato 470 €/100 kg, mentre spuntano rialzi quelli delle polveri (SMP: 251 €/100 kg, +1,7%; WMP: 353 €/100 kg, +1,8%). Sempre in terreno negativo il cheddar le cui quotazioni calano su base mensile del 2%, chiudendo a 359 €/100 kg. Tende a rafforzarsi il latte spot italiano scambiato a 50 c/kg (11/06/2023).

Sul fronte dei costi, nella settimana 23 rispetto alle quattro precedenti calano i costi per gli allevatori: alimentazione animale -1,4%; energia -0,2%. Tuttavia, secondo gli allevatori italiani, il calo di alcuni dei principali fattori di produzione non è così importante da bilanciare la diminuzione del prezzo del latte alla stalla.

L’UE si conferma la più competitiva per burro, gli USA lo sono per SMP e cheddar, e l’Oceania per il WMP.

Sul comparto lattiero caseario è da registrare una bella e completa analisi di Rabobank. Secondo la quale una minor produzione di latte nell’Ue e anche negli Stati Uniti, potrebbe contribuire a “stabilizzare” i prezzi del mercato globale: è questa la previsione per il terzo trimestre 2023 secondo il nuovo rapporto elaborato da Rabobank.  Anche se la produzione mondiale complessiva di latte è ancora in aumento, spiega l’analisi, oggi sta tuttavia “perdendo slancio”.

Nel rapporto Global Dairy Quarterly Q2 2023 Rabobank informa che, in alcuni mercati, si registrano segnali di indebolimento della domanda di prodotti lattiero caseari. “Gli effetti cumulativi dell’elevata inflazione dei prezzi alimentari negli ultimi 24 mesi, nella maggior parte dei casi significativamente superiore alla crescita dei salari, insieme al rallentamento dell’attività economica nel 2023, si sono tradotti in una minore domanda di prodotti lattiero caseari nei mercati sviluppati ed emergenti”, si legge nel rapporto.

Rabobank ha abbassato le sue previsioni sulla produzione di latte per il 2023, dal +0,7% allo 0,5%. Nel rapporto l’istituto spiega in dettaglio che questa crescita più lenta è attribuita alla “produzione stagnante nell’Ue”.

Per il terzo trimestre, Rabobank prevede che la produzione di latte dell’Ue sarà allineata a quella dello  scorso anno e ha osservato che mentre alcuni agricoltori sono riusciti a “sostenere la crescita della produzione”, la volatilità meteorologica in alcune regioni potrebbe “rallentare ulteriormente le consegne”.

Rabobank sottolinea come un mix tra mandria da latte in contrazione e rese inferiori possa portare ad un rallentamento della produzione di latte anche negli Stati Uniti, mentre in Nuova Zelanda e Australia il “pool di prodotti lattiero caseari si sta stabilizzando”. Le stime sono di una produzione che potrebbe essere più elevata, la prossima stagione.

Anche il Sudamerica rimane sotto pressione e, secondo Rabobank Argentina, è probabile che la produzione di latte “sperimenti una contrazione significativa” a causa della scarsità di foraggio dopo un’estate molto secca.

Rabobank prevede inoltre un aumento della produzione di latte in Cina, mentre le importazioni diminuiscono. “Le importazioni di prodotti lattiero-caseari cinesi (equivalente di latte liquido escluso il siero di latte) sono diminuite del 36% su base annua nel primo trimestre del 2023, aggiungendo pressione ai prezzi globali già più deboli a breve termine”, sottolinea il rapporto. Secondo Andres Padilla, analista senior del settore lattiero caseario di Rabobank, una certa deflazione dei prezzi nel settore lattiero-caseario potrebbe aiutare a “sostenere” i livelli della domanda nei mercati chiave durante la seconda metà del 2023.  

 

 

 

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