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Il Consiglio direttivo incontra il presidente Massimiliano Giansanti
03/06/2021

Il Consiglio direttivo incontra il presidente Massimiliano Giansanti

La Giunta di Confagricoltura, riunitasi a Milano presso So.Ge.Mi per sottolineare l’avvio dell’importante partnerschip con l’Ortomercato di Milano attraverso la sottoscrizione del protocollo di collaborazione avvenuta lo scorso aprile, ha colto l’occasione per incontrare il Consiglio Direttivo di Confagricoltura Lombardia. Il Presidente della Federazione Riccardo Crotti, dopo aver accolto il Presidente Confederale Massimiliano Giansanti e i componenti della Giunta, ha aperto il pomeriggio con l’illustrazione delle linee programmatiche sulla base delle quali intende guidare per i prossimi tre anni Confagricoltura Lombardia, in un contesto inevitabilmente condizionato dalla pandemia da Covid-19. La crisi si è sviluppata in un paese già fragile dal punto di vista economico sociale ed ambientale. A testimonianza di ciò basta ricordare come negli ultimi dieci anni il Pil in Italia sia cresciuto percentualmente in maniera più contenuta che non in paesi quali la Germania, la Francia e anche la Spagna. Causa importante della diffi coltà dell’economia Italiana nel tenere il passo con altri paesi Europei è certamente anche l’andamento deludente della produttività e l’incapacità di cogliere le molteplici opportunità correlate alla rivoluzione digitale. Digitalizzazione innovazione e competitività non potranno dunque che essere le direttrici del prossimo triennio.

Senza questi temi - diffusamente trattati anche del Piano Nazionale di Ripresa e di Resilienza - è inimmaginabile un rilancio dell’agroalimentare del nostro Paese. A ciò andrà sicuramente aggiunto quello della rivoluzione verde e della transizione ecologica che non potrà non vedere al centro della attenzione il comparto primario e tutto l’agroalimentare del nostro Paese. Quello fatto dal Presidente Giansanti al Direttivo di Confagricoltura Lombardia è stato un vero e proprio appello a “serrare le fila” sui temi individuati come strategici dalla Confederazione, nella consapevolezza che solo un approccio coeso dei territorio su questi argomenti porterà al risultato desiderato. Confagricoltura sta conducendo una battaglia serrata sui contenuti della prossima PAC, che molti vorrebbero caratterizzata da elementi sempre più forti di condizionalità, non più limitati ad aspetti ambientali ma estesa anche a temi etici e sociali. Per la Confederazione la PAC è e deve rimanere prima di tutta una “politica economica” a supporto e sostegno dell’agricoltura del nostro Paese e snaturare questo aspetto comporterebbe una inevitabile ulteriore perdita di competitività rispetto all’agricoltura di altri continenti non soggetti al medesimo sistema di regole stringenti. Questo quando ormai da tempo l’Europa ha spesso dimostrato di non saper imporre dal punto di vista commerciale principi di vera reciprocità che dovrebbero essere alla base della dialettica che accompagna i vari trattati siglati dalla UE. Inoltre, è ormai indispensabile lavorare fattivamente per una vera sburocratizzazione da condurre attraverso sistemi di regole semplici e chiare da accompagnare ad una attività effi cace di controllo ex post, senza cioè partire nella stesura dei regolamenti e nei bandi da un costante “processo alle intenzioni” che fi nisce inevitabilmente per produrre vere e proprie aberrazioni amministrative. Ma la sfida che Confagricoltura sta lanciando a tutto il sistema della rappresentanza agricola è fatta anche di “strumenti” che si intendono mettere a diposizione delle aziende agricole rappresentate, progettati e programmati esclusivamente nell’interesse e per le finalità richieste dalle imprese.
In questo contesto e con questi presupporti è nata Frisitaly, pensata per poter offrire agli allevamenti una gamma di servizi tarati sulle esigenze delle “stalle moderne” già largamente automatizzate e che già dispongono di una considerevole di dati che semmai richiedono adeguati supporti di rielaborazione al fi ne di aiutare l’imprenditore ad assumere le più corrette decisioni aziendali. Insomma una Associazione che si affianca e supporta l’impresa e non che si sostituisce ad essa nella definizione degli obiettivi economici e della assunzione delle scelte di mercato. Anche sull’importantissimo capitolo delle assicurazioni aziendali Confagricoltura sta da tempo lavorando ad un nuovo concetto di rappresentanza settoriale di secondo livello che ha portato alla costituzione del Coordifesa, aggregazione che riunisce i consorzi di difesa di stretta emanazione Confederale. L’obiettivo, oltre a quello di fornire rappresentanza e servizi informatici alle strutture che lo hanno costituito, è quello di creare un contenitore in cui i temi della progettazione di nuovi strumenti assicurativi, dell’intermediazione con le compagnie e delle iniziative di mutualità possano essere, affrontati al livello di scala più idoneo e tenendo i capitoli tra loro correlati per il miglior risultato possibile. In chiusura di incontro il presidente di Confagricoltura Lombardia, Riccardo Crotti, ha espresso la totale convergenza verso gli obiettivi esposti dal presidente nazionale che andranno a costituire le linee di indirizzo per il prossimo triennio.